«Pensiamo alla salvezza, ma possiamo stupire»
Club San Paolo, Vesta carica l'ambiente: «Parola d'ordine: credere in noi stessi»
Uno dei risultati più sorprendenti dell'ottava giornata nel girone A è stata la vittoria di misura del Club San Paolo che in casa ha superato per 2 a 1 il lanciatissimo Quartucciu di Zizola al primo stop stagionale, che arrivava alla sfida di domenica forte della più che positiva prova contro la capolista Borgo Sant'Elia; una prestazione importante per i ragazzi allenati dal neo tecnico Beppe Vesta che stanno prendendo rapidamente confidenza con la categoria e hanno tutte le carte in regola per continuare a stupire.
Il tecnico ha il morale decisamente alle stelle e non usa mezzi termini per commentare il quarto successo stagionale:
«È stata senz'altro un impresa, considerando che la maggior parte dei ragazzi sono giovani e quindi non è facile impostare un certo tipo di gioco; probabilmente domenica scorsa sono stati stimolati dalla grande qualità degli avversari, erano molto motivati e hanno applicato al meglio ciò che è stato provato in settimana».
Il Club San Paolo è una squadra in netta crescita, che riesce ad esaltarsi di fronte a sfide importanti, anche se gli aspetti da correggere sono ancora tanti.
«Pecchiamo molto di inesperienza, ma stiamo recuperando velocemente da questo punto di vista man mano che il campionato va avanti; commettiamo meno errori ingenui e siamo nettamente più precisi in fase di costruzione; i ragazzi stanno riuscendo ad esprimere tutto il loro potenziale: quando riusciamo a giocare in velocità, quando riusciamo a dare un ritmo alto alla nostra manovra, pressando i portatori di palla avversari, diventiamo un osso duro per tutti».
Dovrete essere bravi a mantenere sempre alta la concentrazione, se i risultati sono quelli visti nella gara contro il Quartucciu.
«Il pericolo è proprio di sottovalutare gli impegni con le squadre meno blasonate, dobbiamo stare attenti».
Sembra proprio che la squadra si sia lasciata alle spalle quel brutto momento, tra la terza e la quinta giornata, in cui vi girava tutto storto.
«Incassare tre sconfitte consecutive ti condiziona tantissimo a livello psicologico, ma i miei giocatori sono stati bravi a credere nella bontà del nostro lavoro; alcuni di loro mi conoscono già da tempo, sanno cosa chiedo, cosa pretendo dalla squadra; ero sicuro che prima o poi i risultati sarebbero arrivati».
Una questione di testa, quindi.
«Esattamente, dovevano soltanto credere nei loro mezzi e giocare come sanno fare.
Perdere aiuta a capire i propri errori, in questo senso spesso è più utile di una sconfitta, è uno scotto da pagare per migliorarsi».
La trasferta di Dolianova è sicuramente un bel banco di prova per il Club San Paolo.
«Ogni partita nasconde delle insidie, ma se capiamo come gioca la squadra avversaria possiamo adattarci, aumentare o diminuire il ritmo, attaccare con più uomini o difenderci con compattezza.
Probabilmente, faremo fatica a giocare sul loro campo, visto che noi siamo abituati a giocare nel sintetico, che ti permette certe giocate palla a terra che su un terreno non in perfette condizioni si complicano».
Puntare sui giovani è il vero marchio di fabbrica della società cagliaritana, anche se questa scelta può portare anche diversi inconvenienti.
«È un percorso intrapreso già da diverso tempo, l'anno scorso in Prima Categoria, ad esempio, è stato un aspetto negativo, che ci ha portato alla retrocessione; non siamo riusciti a trasmettere ai nostri giovani la giusta mentalità per affrontare un torneo così difficile».
Siete dunque ripartiti dalla Seconda Categoria con più calma e tranquillità.
«Quest'anno le cose sembrano funzionare meglio; se riusciamo a raggiungere la quota salvezza velocemente, con l'aiuto magari di qualche altro ragazzo possiamo puntare ad obbiettivi più appetitosi».