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Prima Categoria
Il bomber: «In Promozione non saremo comparse»

Dettori e il segreto di un'Olbia vincente: «Mister Spano è stato un grande nel gestire una rosa importante»

«Vincere nella tua città ha un sapore tutto particolare, direi unico». Fabio Dettori, olbiese doc, riassume così la promozione ottenuta con la Football Olbia 05, la seconda di seguito, che proietta la giovane società gallurese in un importante campionato come quello della Promozione. A 36 anni, e con tanti successi alle spalle («Questà è la mia settima promozione»), l’attaccante è il capitano e il bomber dei bianchi vincitori del girone D di Prima categoria. «Per me che sono di Olbia è stato un grandissimo onore e motivo di grande soddisfazione essere il capitano di questa squadra che si è dimostrata vincente. Con il gol a Bonorva  sono arrivato a quota 18, un buon bottino»

 

Fabio, voi eravate una matricola partita con l’obiettivo di un campionato d’alta classifica ma, nonostante gli acquisti di giocatori come Sposito, Scotto, Andolfi e Fabrizio Bellu, non era poi scontato che doveste vincere

«Certo, non si può mai essere sicuri della vittoria ma eravamo convinti di fare un campionato di vertice fino alla fine e cosi è stato»

Rosa ampia e giocatori importanti che sarebbero titolari in altre squadre, merito di mister Spano aver utilizzato al meglio tutti gli effettivi

«Giuseppe si è dimostrato un grande allenatore, non era facile gestire una rosa di giocatori come la nostra e lui c'è riuscito benissimo. Ma anche noi ci abbiamo messo del nostro rispettando tutte le sue scelte senza creare malumori all'interno della squadra e chi rimaneva fuori era il primo ad incitare il compagno in campo. Questa secondo me è stata la forza di un grande gruppo come il nostro»

La Football Olbia 05 esiste da sei anni e ora già si trova in Promozione

«La nostra è una società molto giovane ma è anche vero che le due persone che la guidano, Aldo De Laurentis e Carlo Carteri, sono molto competenti visto che hanno vinto tre campionati in quattro anni. Sono sicuro, conoscendoli bene, che il prossimo anno in Promozione non si accontenteranno di fare le comparse, sono due vincenti»

Tra l’altro sarete l’unica squadra di Olbia a festeggiare, con il Tavolara in lotta addirittura per non retrocedere in Eccellenza mentre l’Olbia 1905 ha rischiato di fare un derby con voi in Promozione

«Sono contento per il traguardo da noi raggiunto, ma mi dispiace che stia soffrendo tantissimo il Tavolara, spero che si salvi. L’Olbia Calcio, per fortuna, ce l’ha fatta all’ultimo, quindi niente derby con loro. Sarebbe stata una sensazione un po' strana giocarci contro in Promozione, l'Olbia ha un passato glorioso in serie C ed è lì che deve ritornare prima possibile»

Parliamo del vostro campionato. Avete chiuso il girone d’andata in terza posizione a -5 dall’Ozierese, dopo essere stati per 11 giornate in testa, cosa vi ha spinto a non mollare e a credere sempre di poter tornare primi in classifica?

«La nostra convinzione era semplice: sapevamo che eravamo i più forti e sapevamo che la forza del nostro gruppo e della nostra rosa, in un campionato lungo come questo, avrebbe fatto la differenza. Cosi è stato, ricordo sempre che i campionati si vincono a maggio non a dicembre»

La sconfitta dell’Ozierese a Ploaghe e la vostra vittoria a Berchidda alla quarta di ritorno è stato il segnale che aspettavate, cioè che gli avversari non erano così invincibili?

«L'Ozierese è stato un degno rivale nella lotta per la conquista del campionato, ma noi sapevamo che se avessimo giocato come abbiamo dimostrato di saper fare li avremmo ripresi, anche se eravamo a meno cinque»

Alla quinta di ritorno avete riguadagnato la testa della classifica per non mollarla più, ti aspettavi che l’Ozierese si fermasse così visto che anche la vostra sconfitta a Pozzomaggiore?

«Alla fine ha vinto la squadra con la rosa più forte. In un campionato così lungo e dispendioso di energie fisiche e mentali la differenza sta tutta lì»

Dopo lo 0-0 a Ozieri nello scontro diretto, a 5 giornate dalla fine, sembrava fatta per voi, poi però avete tremato perdendo a Sassari

«Anche dopo Sassari eravamo convinti della nostra forza, eravamo sempre primi con tre punti di vantaggio, quindi erano gli altri che dovevano sperare nei nostri passi falsi. La domenica successiva a Stintino, dove abbiamo giocato una grande partita, visto che l’Ozierese non aveva approfittato del nostro pareggio, abbiamo pensato che era finita e che ormai non ci avrebbero più ripreso»

Ci si aspettava Sposito al vertice della classifica cannonieri e invece sei stato tu il bomber della squadra con 18 reti

«Il nostro obiettivo non era vincere la classifica dei cannonieri ma vincere il campionato, a prescindere da chi faceva gol. Con Sposito mi trovo a meraviglia e spero che rimanga anche il prossimo anno»

Sei stato punto di forza del Tavolara che vinse il campionato di Eccellenza, successo bissato a Calangianus, poi una promozione in Eccellenza col San Teodoro, tutte belle annate

«Nella mia vita calcistica ho avuto la fortuna di giocare e vincere in squadre importanti, le sette promozioni della mia carriera sono state tutte bellissime. Vincere è bello, farlo spesso lo è ancora di più. E le ultime due conquistate con questa maglia penso siano state bellissime per il semplice motivo che sono di Olbia»

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
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