Il tecnico: «Meritavamo il salto di categoria»
Finale amaro per il Guspini, Zurru: «Battere la Fanum ha aumentato i nostri rimpianti»
Il finale di stagione non è stato sicuramente dei più esaltanti per il Guspini che, dopo aver alzato bandiera bianca nell'entusiasmante quanto logorante testa a testa contro la Monteponi, prima in classifica con sette lunghezze di vantaggio nei confronti dei diretti inseguitori, non ha raccolto quanto sperava nel mini torneo play-off che metteva in palio un posto per la Promozione: gli uomini di Zurru hanno infatti rimediato un bruttissimo stop nel primo turno contro il Girasole, che ha di fatto ridimensionato le ambizioni dei bianco-rossi, comunque vittoriosi nello spareggio tra seconde andato in scena domenica scorsa.
«Il rammarico è grande – dichiara il tecnico ritornando sul pesante ko rimediato nella sfida con gli ogliastrini -, purtroppo ci è andato tutto storto.
Difficile trovare giustificazioni quando incassi sei reti: nel calcio ha ragione chi vince, gli altri devono solo stare zitti».
Al Guspini, nel corso della stagione regolare, non era mai capitato di concedere così tanto a livello difensivo, «se si esclude l'ultima di campionato con l'Iglesias (finita sul 5 a 2 in favore della capolista ndr) – precisa – che è stata poco più di una formalità, visto che noi avevamo già la testa rivolta ai play-off, come conferma il fatto che in campo ci fossero 8 juniores».
Il tecnico prova comunque a dare una spiegazione per il brutto passo falso della sua squadra: «A Castiadas si è fatto sentire il caldo, c'erano oltre 30 gradi, un aspetto che non ci aiutato».
Qualcosa è venuto meno però anche sul piano della determinazione: «Ci siamo presentati alla sfida, non lo nego, con la presunzione di fare un sol boccone del Girasole; loro invece hanno avuto la pazienza di aspettare il momento giusto per colpirci in contropiede, una strategia che si è rivelata vincente».
La fortuna però non ha aiutato nei momenti decisivi: «Non è mia abitudine recriminare, ma probabilmente la decisione di concedere il calcio di rigore sul 2 a 2 è stata un po' affrettata; ci ha tagliato le gambe, soprattutto per quanto riguarda il morale».
Smaltita la delusione, la squadra ha disputato una grande gara contro la Fanum di Orosei: il mister spende parole importanti per gli avversari.
«Un'ottima compagine, che gioca davvero un buon calcio, preparata sul piano tecnico e tattico; forse superiore anche all'undici allenato da Mereu.
Abbiamo offerto uno spettacolo esaltante, tutte e due le squadre avrebbero meritato il salto di categoria».
Probabilmente, se il Guspini ammirato quest'anno non avesse trovato sul proprio cammino una corazzata come la Monteponi Iglesias, avrebbe conquistato la Promozione senza problemi.
«I numeri parlano chiaro in questo senso: se si esclude il girone A, dominato dal San Vito, squadra di altro livello, negli altri gironi con i nostri 72 punti avremmo vinto tranquillamente il campionato.
Si è trattato semplicemente di una coincidenza sfortunata: nel testa a testa, una delle due contendenti doveva arrivare seconda, ed è spettato purtroppo a noi; possiamo soltanto fare un applauso ai nostri avversari, organizzatissimi e guidati da un allenatore preparatissimo».
Eppure, per lungo tempo, siete stati in grado di reggere il confronto con grandissima personalità, conquistando addirittura la vetta della classifica: le potenzialità per tagliare il traguardo non vi mancavano di certo.
«La sconfitta contro l'Escalaplano ci ha condannato, è stato l'episodio che ha determinato in negativo la nostra stagione.
Ci siamo subito resi conto di aver commesso l'errore più grande, che in sostanza ci ha impedito di giocarci il tutto per tutto nell'ultima gara».
Ancora una volta, a tradire i ragazzi di mister Zurru è stato l'approccio alla gara: «Abbiamo preso l'impegno sottogamba, c'è poco da dire, come è successo in occasione del ko rimediato contro la Fulgor, che in quel momento era ultima in classifica. Son cose che paghi a caro prezzo, purtroppo».
A giochi ormai fatti, arriva il momento di dare i voti.
«Il Guspini si merita un 8 pieno, partendo quindi dalla società, sempre presente, anche nei momenti delicati, sino ad arrivare ai giocatori, tutti molto rispettosi, seri, professionali.
Per quanto mi riguarda invece, non vado oltre il 6: mi assumo la responsabilità del risultato negativo nel primo turno dei play-off; mi son fatto prendere dalla foga, pensavo che sull'1 a 0 per noi la partita fosse ormai indirizzata sul binario giusto, davamo l'impressione di poter sfondare ancora ad ogni azione, ma il calcio è bello per questo, mai dare niente per scontato, una lezione pagata a carissimo presso».
Zurru ha fame di rivincita, magari ancora sulla panchina del Guspini: «Ma non sta a me decidere – taglia corto -, è tutto in mano alla società.
Proprio come capitato l'anno scorso, dobbiamo prima di tutto lasciarci alle spalle questo finale amaro, poi si vedrà».