«Col Budoni il pari sarebbe stato il risultato più giusto»
Ghilarza più giovane ma sempre agguerrito, Cirinà: «Vogliamo costruire qualcosa di solido»
Due gare in casa e due sconfitte per il Ghilarza che, però, sia in Coppa Italia contro la Tharros (ko 4-5) che in campionato contro il Budoni (perso 0-1) ha fornito una buonissima prova in cui emerge un certo automatismo in fase offensiva e qualcosa da registrare in difesa, specie quando il modulo diventa più spregiudicato.
Il tecnico Ivan Cirinà parla dell'esordio in campionato: «Abbiamo fatto una buona gara, molto ordinata, contro una squadra di gran qualità e con tanti cambi che hanno poi fatto la differenza. Faccio i complimenti ai miei ragazzi, abbiamo non solo limitato il Budoni ma fatto qualcosa di buono in fase offensiva, creando qualche occasione importante con un palo preso e con la parata bellissima di Manis che l'ha fatta diventare facile. Credo che il pareggio fosse il risultato più giusto. Abbiamo una rosa molto giovane, nei ragazzi c'è molta voglia di lavorare e apprendere, ci manca un po' d'esperienza. Abbiamo perso dei giocatori importanti come Patteri, Gutierrez, Cocco e Stefano Oppo, inserendo delle pedine interessanti, con qualche ritorno di alcuni giocatori locali che erano in squadre di Promzoione, e stiamo lavorando su una base abbastanza solida cercando di far crescere i giovani. L'obiettivo è costruire un qualcosa di solido nel tempo, certo fare meglio dell'anno scorso è molto difficile e ci metterei ora la firma se ripetessimo i 30 punti nel girone d'andata. Cercheremo comunque di rompere le scatole».
Non c'è respiro, mercoledì la Coppa e domenica campionato_ «Con la Tharros ci giocheremo la partita, ci sarà turnover obbligato, dobbiamo vincere con due gol di scarto per qualificarsi. Poi andremo a Gavoi, paese splendido e con un pubblico spettacolare. Il Taloro è la società che mi ha fatto crescere e dato la possibilità di essere un allenatore di Eccellenza, ora però lavoro per il Ghilarza e farò di tutto per poterli battere. Sarà una gara combattuta, maschia ma con grande rispetto».