Sul piede di guerra anche GSD Uta e San Sperate
Il Talana non ci sta: parte la protesta per l'esclusione dalla Seconda Categoria
Cresce, di ora in ora, dopo l'ufficializzazione della lista delle squadre ripescate per il campionato di Seconda Categoria, l'esercito di club scontenti per le decisioni prese dalla Figc Sardegna, con il Talana che promette battaglia e annuncia di voler ricorrere, se necessario, alle vie legali.
Un malumore sicuramente non isolato, visto che sulla stessa lunghezza d'onda degli ogliastrini ci sono, tra gli altri, Virtus San Sperate e GSD Uta 1990 che, graduatoria di merito alla mano, faticano a comprendere il meccanismo delle esclusioni.
«Desta scalpore – si legge nel comunicato ufficiale diramato dalla società - l’esclusione del TALANA CALCIO dai gironi di seconda categoria.
La squadra ogliastrina, classificatasi seconda nel girone E di Terza dello scorso campionato,è stata incomprensibilmente esclusa dai ripescaggi.
La società però non ci sta e annuncia ricorsi alla Figc e dichiara di voler andare fino alle vie legali se necessario.
Già il fatto che nelle liste fosse collocata in 2° fascia come terza classificata aveva provocato dure prese di posizione, il Talana era arrivato secondo a pari merito col Lodè,a cui la federazione aveva risposto in modo piuttosto vago, ma ora questa esclusione sa di beffa, considerando che è stato ripescato anche il Tuttavista Galtellì che ha chiuso il campionato ben dietro i talanesi».
In casa GSD Uta 1990, i toni sono simili, con mister Cristian Secci che dichiara sulla pagina ufficiale della squadra:
«Non si riesce a capire perchè la federazione stili, in un comunicato della settimana scorsa, una graduatoria di merito per i ripescaggi, e poi agisca in maniera totalmente scriteriata.
I ripescaggi non vengono decisi dal campo ma bensi' nella stanza dei bottoni, da pochi, con sistemi non proprio trasparenti.
Per l'ennesima volta si è gestita una situazione "all'italiana", dove chi conosce e ha mezzi va avanti, e le societa' sono sempre le stesse, gli altri invece sono contorno del gioco.
C'è da fare ora – continua Secci - da parte della società un'attenta riflessione, queste decisioni tolgono stimoli, entusiasmo e voglia di fare.
Rimane una stagione, quella appena trascorsa, da incorniciare.
Un grazie nuovamente a tutti i ragazzi, alla società e a chi ha creduto in noi».