« Stagione più complicata del previsto ma felici per la salvezza»
Isili conserva la Prima, Melis: «Sotto di un gol dopo il 2-0 di Villamar, sembrava tutto finito ma chi la dura la vince»
All'Isili è servito l'ultimo, grande sforzo per battere, in rimonta, la Virtus Villamar, con il punteggio finale di 4 a 2, dopo il ko rimediato nel match dell'andata con un secco 2 a 0, ma alla fine Luca Melis e i suoi ragazzi hanno potuto far festa, assieme ai propri tifosi, accorsi in massa allo stadio "Ottavio Corda" per sostenere la compagine rossoblù, che ora avrà la possibilità, conquistata sul campo, di poter correre ancora nel campionato di Prima categoria anche nella stagione 2025-26.

Il tecnico degli isilesi tira le somme al termine di una stagione più impegnativa del previsto ma che si è conclusa comunque nel migliore dei modi.
«Ai ragazzi – fa saper mister Melis – ho detto che dovevano pensare alla doppia sfida contro la Virtus Villamar ricordandosi che avevano a disposizione 180'. Certo, per noi quella di domenica era chiaramente l'ultima chance che avevamo per evitare la retrocessione, ed il fatto di giocare in casa poteva rappresentare un bel vantaggio in questo senso. Vero è che la sconfitta per 2-0 rimediata all'andata ci aveva tolto un po' di certezze, minando sensibilmente la nostra autostima, anche se poi, in realtà, dovevamo solo vincere con due gol di scarto. Sapevamo, perciò, che sarebbe stata una battaglia lunga, insomma».
Le cose, tra l'altro, si sono messe subito in salita per i rossoblù.
«Il gol del vantaggio della Virtus Villamar rischiava seriamente di tagliarci definitivamente le gambe. Sembrava tutto finito per noi, ed invece, come si dice, chi la dura la vince».
A differenza della gara di ritorno, l'Isili visto all'andata non ha espresso il proprio potenziale.
«Nel primo match che abbiamo giocato a Villamar siamo stati molto, molto contratti; è una cosa che può succedere, e ci mancherebbe, soprattutto quando hai a disposizione una squadra giovanissima; molti ragazzi non sono abituati a giocare queste partite, così abbiamo incassato due reti nei primi 18'. Le cose si sono messe in salita per noi, considerando poi che loro si difendono piuttosto bene. In più, in queste ultime due domeniche di fine maggio ha fatto un caldo terribile, con lo spettacolo che è venuto un po' a mancare anche per questo motivo».
Domenica scorsa, invece, le cose sono andate decisamente meglio con una prestazione di grande carattere.
«Nonostante ci trovassimo con l'acqua alla gola, siamo stati paradossalmente molto più rilassati; abbiamo giocato quasi con spensieratezza, riuscendo ad esprimerci, in campo, come abbiamo fatto di solito durante la stagione regolare. All'andata non eravamo riusciti a creare granché, anzi, si può dire che non avevamo fatto praticamente niente, dunque dovevamo per forza di cose ribaltare la situazione negli ultimi 90' di gioco».
Il numerosissimo pubblico presente alla sfida è stato il dodicesimo uomo in campo, come succede spesso.
«Effettivamente al campo c'era tantissimi tifosi a supportare la squadra, e siamo molto contenti di questo. Dopo tanti anni siamo riusciti a coinvolgere nuovamente la gente del paese: il fatto di aver puntato forte sui giovani di Isili ha fatto si che alle partite si avvicinassero persino le zie, le mamme, le nonne. Personalmente era da molti anni che non vedevo così tante persone; io ho sempre giocato ad Isili, se si escludono alcune brevissime parentesi, e posso dire che per me, per i giocatori e per la società stessa è stata una bellissima soddisfazione».
Melis tira le somme prima del definitivo “rompete le righe”.
«Abbiamo dimostrato che possiamo stare tranquillamente in Prima categoria, nonostante la nostra annata si sia rivelata più tribolata del previsto, però siamo contenti così».
Le difficoltà, dunque, non sono mancate di certo.
«Ė stata una stagione complicatissima: siamo partiti con altri obbiettivi, tra virgolette; questo non significa che puntavamo al primo posto, ma comunque pensavamo di avere tutte le carte in regola per poter disputare un campionato dignitoso, da media-alta classifica, ma durante l'anno ci è successo di tutto e di più. Alcuni ragazzi sono andati via, altri due sono dovuti partire per via di un concorso per un posto da militare che avevano vinto. Ci tengo a precisare, e ne approfitto per ringraziarlo pubblicamente, che abbiamo giocato le due sfide dei playout con il nostro preparatore dei portieri tra i pali, considerando che i titolari erano indisponibili: uno si è rotto il crociato, l'altro si è dovuto spostare per lavoro. Devo dunque ringraziare Meloni, che si è messo in gioco alla soglia dei 40 anni. Per quanto mi riguarda, comunque, ho avuto la fortuna di poter lavorare con uno staff composto da amici, prima che da colleghi; abbiamo sempre tenuto duro, e alla fine io credo che se il gruppo rimane unito e compatto diventa molto più facile raggiungere i risultati».
Melis chiude con una precisazione.
«La maggior parte delle partite le abbiamo giocate con quattro-cinque fuori quota in campo: anche domenica, ad esempio, nella partita del ritorno dei playout, con una posta in palio veramente alta, e si capisce bene, siamo partiti con un 2007 e un 2008 tra i titolari, e abbiamo chiuso la sfida con un 2007, due 2008 e addirittura un 2009 in campo».