«Stiamo crescendo sul piano della mentalità»
La Caletta, Secchi è soddisfatto: «Contro il Bardia, bravi ad imporci nei momenti decisivi»
Sull'onda dell'entusiasmo per la seconda vittoria consecutiva, il 3 a 1 rifilato in casa al Bardia, il La Caletta scalda i motori in vista della prossima delicatissima sfida contro il Benetutti.
I ragazzi allenati da mister Secchi cercheranno di confermare quanto di buono messo in evidenza nelle prime uscite stagionali, per continuare a recitare un ruolo da protagonista in questo campionato.
Il tecnico analizza l'ultima, importantissima vittoria ottenuta contro gli uomini allenati da mister Tendas:
«Sono rimasto soddisfatto perché comunque andavamo a incontrare una squadra che è tra le candidate a disputare un campionato di vertice, sapevamo che non sarebbe stato facile; abbiamo affrontato la partita con la giusta intensità, con la giusta mentalità, abbiamo sofferto nei momenti in cui c'era da soffrire e abbiamo ribattuto quando è stato possibile.
Ci siamo imposti nei momenti decisivi,c'è da sottolineare comunque che la partita si è messa subito sul binario giusto, quando siamo andati in vantaggio di due gol; abbiamo poi subito due calci di rigore e un'espulsione ma nonostante questo siamo riusciti comunque a portare a casa il risultato».
Tra i progressi evidenziati nell'ultima giornata, spicca sicuramente la grande personalità con cui la squadra sta affrontando gli avversari.
«La mentalità assolutamente positiva con cui i ragazzi hanno affrontato l'impegno è stata la nota più lieta della giornata.
Dopo la prima partita in cui abbiamo incontrato delle difficoltà, sopratutto sul piano della concentrazione e della gestione della gara, siamo cresciuti nella seconda giornata contro l'Orunese e nella terza finalmente è venuta fuori la consapevolezza nei nostri mezzi che ci mancava; i ragazzi sono entrati in campo determinati, decisi a portare a casa il risultato; c'era la giusta cattiveria agonistica, la giusta concentrazione, tutti fattori che in questo campionato sono molto importanti e decisivi».
Cresce intanto l'attesa per la gara contro il Benetutti: non sarà facile per il La Caletta tornare a casa con il bottino pieno.
«Sarà una sfida molto pericolosa, ricca di insidie.
La loro è una squadra giovane, che sta viaggiando sulle ali dell'entusiasmo per la buona partenza di cui si son resi protagonisti.
Hanno un ottimo allenatore, nonché mio amico: so che preparerà la partita nella maniera giusta. Dobbiamo essere bravi noi ad affrontarli nella stessa maniera con cui abbiamo affrontato il Bardia.
Può essere un banco di prova importante per noi, utile per capire se siamo pronti a disputare di più di un campionato importante».
Tra gli aspetti che convincono di più del La Caletta, c'è sicuramente la fase offensiva: dopo 270 minuti di gioco sono già nove le reti realizzate dai ragazzi di Secchi.
«Fare molti gol è una nostra prerogativa, ci capitava già l'anno scorso, almeno sino a quando son rimasto alla guida della squadra.
Fa parte del mio modo di intendere il gioco del calcio, cerco di curare particolarmente la fase offensiva, nel senso che mi piace essere molto propositivo, alle volte magari rischiando dietro, però sono convinto che il gioco del calcio sia più piacevole quando le squadre danno spettacolo, si affrontano a viso aperto, cercano con insistenza il gol; non bisogna trascurare gli equilibri difensivi della squadra, però se non si segna non si vince».
Il tecnico vuole portare a termine, possibilmente nel migliore dei modi, il lavoro incominciato la scorsa stagione: le premesse in questo senso sono decisamente incoraggianti.
«Lo scorso anno sono andato via perché ho avuto dei problemi lavorativi importanti e non riuscivo più a dare il mio contributo alla squadra, in quel momento abbiamo deciso di separarci, ci siamo dati un arrivederci.
Son riuscito a tornare prima del previsto, mi ha fatto piacere, perchè credo di aver lasciato nei loro confronti qualcosa di positivo, e io mi sentivo in debito con loro perché avevo interrotto il lavoro a metà e lo volevo portare avanti, mi hanno dato questa opportunità e sono molto contento».
Gli obbiettivi stagionali del La Caletta sono chiarissimi:
«Inutile nascondersi: noi abbiamo fatto la squadra con l'intenzione di puntare a un campionato di vertice, poi è normale che tra disputare un campionato di vertice e il vincere il torneo ci sia una grossa differenza.
Ci sono tutta una serie di fattori da considerare, tra cui la fortuna, che è fondamentale nel gioco del calcio; quindi se saremo fortunati e bravi potremo puntare alla vittoria del campionato, in caso contrario faremo un applauso a chi sarà stato più forte di noi».