«Limando certi errori potremo toglierci altre soddisfazioni»
La Ferrini al primo ko, Pinna: «Il filotto è stato enorme, la sconfitta doveva arrivare»
All'ultima gara del girone d'andata la Ferrini conosce la prima sconfitta stagionale. Nemmeno in Coppa Italia i cagliaritani erano stati sconfitti perché l'eliminazione col Monastir arrivò con un doppio pareggio. Dopo 18 partite senza perdere il tecnico Sebastiano Pinna elogia il gruppo dopo lo 0-2 maturato contro l'Ilva: «È stata una partita combattuta e in grande equilibrio, conoscevamo i punti di forza dell'Ilva che ha ottimi giocatori. Abbiamo avuto anche noi le nostre occasioni, negli episodi dubbi non siamo stati fortunati e nei momenti topici non siamo stati cattivi per segnare l'1-0 o il pareggio dopo il gol loro. Ma guardo alla prestazione e faccio i complimenti ai ragazzi. Il filotto è stato enorme, 16 gare imbattuti più le due di Coppa Italia. Se in 18 partite non perdi mai e hai fatto delle cose importanti, vuol dire che c'è dietro un ottimo lavoro. Dobbiamo resettare velocemente la sconfitta, sapevamo che sarebbe arrivata e meglio sia stata contro un'ottima squadra. L'Ilva è stata costruita per vincere il campionato, al pari di altre squadre molto forti, col mercato aperto si rinforzano un po' tutte»-
Alla Ferrini nulla cambia: «Da noi c'è una grande serenità, dobbiamo continuare il nostro percorso, con la salvezza raggiunta dobbiamo guardare dentro noi stessi. Quando sei primo, guardi avanti e vedi che non c'è nessuno, allora diventa tutto più difficile; bisogna crescere ancora sennò si rimane fermi, perciò se saremo bravi a limare certi errori potremo toglierci altre belle soddisfazioni, altrimenti perderemo altre gare. Adesso c'è la Nuorese, che ha preso 3-4 giocatori importanti, una piazza di grande blasone e storia, con una squadra molto forte. Il ritorno sarà un altro campionato, basti vedere il Budoni di adesso rispetto a quando è partito, o il Castiadas che è la variabile impazzita del campionato dando giocatori bravi e collaudati che, nel caso fossero stati ancora in gioco, sarebbero ancora tra le loro fila».