«Recuperando tutti, saremo ancora più forti»
Li Punti, più forte della sfortuna, Salis: «Chi scende in campo non fa rimpiangere gli assenti»
Alle spalle dello Stintino, unica squadra capace di viaggiare ancora a punteggio pieno, brilla la stella del Li Punti, staccata di appena due lunghezze, che occupa stabilmente, in coabitazione con il Bono, il secondo posto in classifica. La compagine allenata da mister Cosimo Salis, confermato dopo la buona stagione dell'anno scorso, sta attraversando davvero un ottimo momento di forma, e la vittoria nella sfida verità con il Golfo Aranci, spedita a -5, è solo l'ennesimo episodio di un cammino regolare e costante, con i sassaresi che stanno riuscendo a mascherare al meglio alcune assenze, che non ne limitano, almeno per il momento, i risultati.
«La gara, per quanto ci riguarda, è andata molto bene, forse anche più del previsto. Ci siamo presentati a questo confronto con diversi indisponibili, tieni conto che potevo contare soltanto su 14 elementi, compreso il secondo portiere».
Non è da tutti riuscire a sopperire alle assenze di sei titolarissimi, senza accusare pesanti flessioni sul piano dei risultati.
«C'è stata una reazione da parte del gruppo: chi ha giocato meno ha dimostrato tutto il suo valore, ed è grazie e soprattutto a loro se siamo riusciti ad avere la meglio su una compagine ostica come il Golfo Aranci, un osso duro per chiunque, che esprime peraltro un ottimo gioco».
La sfida ha mantenuto le premesse della vigilia.
«Una partita bella, entusiasmante, giocata a viso aperto, un aspetto che fa sempre piacere, per lo spettacolo e dunque per il pubblico».
Il vostro cammino rasenta la perfezione: peccato per quei due pareggi che al momento stanno facendo la differenza.
«Siamo stati noi la causa dei nostri mali: soprattutto contro l'Ottava, abbiamo sbagliato troppe palle gol, una situazione irreale. Sono dei passi falsi che nell'arco di una stagione possono capitare, speriamo di limitare questi episodi al minimo».
Discorso a parte merita la sfida contro il Bonorva.
«Una partita complicata, in generale: si è giocato poco, forse 15' in totale su 90'; l'arbitro interrompeva le azioni in continuazione, una gara caratterizzata dal nervosismo, ma non per scelta nostra, come conferma l'unico ammonito del Li Punti contro i loro quattro espulsi, allenatore compreso».
Il rammarico è tanto.
«Peccato, a me piace vincere proponendo possibilmente delle belle trame, ma il giorno era praticamente impossibile».
Dopo quei passi falsi, sono arrivate tre vittorie di fila, ma mister Salis non si sbilancia.
«Il cammino è lunghissimo, per il momento stiamo rispettando le premesse: vogliamo disputare un buon campionato, guadagnarci la salvezza nel più breve tempo possibile e poi, con il passare delle giornate, capire dove possiamo puntare».
Un fattore determinante è rappresentato dagli acciacchi fisici: l'infermeria è ancora piena, e l'emergenza non si placa.
«Parliamo di infortuni abbastanza gravi, di natura traumatica. Ho comunque grande fiducia nella mia rosa: se sino a questo momento siamo riusciti a sopperire alle assenze nel migliore dei modi, non vedo perchè non si possa continuare su questa strada.
Vorrà dire che quando avremmo tutti gli elementi a disposizione, potremo puntare al salto di qualità e andare ancora più forte».
Si lavora per giungere al top in vista del confronto con la prima forza del campionato, che potrebbe valere un'intera stagione.
«Ci piacerebbe presentarci alla sfida contro lo Stintino nel migliore dei modi – conferma -, sarebbe ottimale non perdere troppo terreno nei confronti del treno di testa».
La capolista sino a questo momento ha concesso davvero poco alle avversarie.
«Stanno raccogliendo i frutti di un lavoro iniziato ormai già da diverso tempo; la loro intelaiatura è collaudata, il gruppo è affiatato ed è normale che partano avvantaggiati rispetto a chi, magari, ha cambiato qualcosa. Hanno elementi di spessore per questa categoria, ma la stagione sarà impegnativa per tutti, non mi sento di escludere sorprese. La vittoria finale si deciderà probabilmente negli scontri diretti.
E' un campionato strano – conclude -, con 4\5 squadre che possono fare qualcosa di molto buono e le altre che occupano un gradino più in basso, separate da un solco netto. Quest'anno però non vedo una compagine che possa ammazzare il torneo; si deciderà tutto all'ultimo».