«L'entusiasmo è tanto, ma dobbiamo rimanere umili»
Libertas Barumini tra le grandi, Piga si gode il momento: «Stiamo Raccogliendo i frutti del nostro lavoro»
Tra le note più liete del campionato c'è sicuramente la Libertas Barumini, capace di conquistare, nelle prime dieci gare della stagione, la bellezza di 16 punti, che al momento valgono per un sorprendente quanto meritato quarto posto in classifica. Mister Marco Piga si gode il momento assolutamente positivo attraversato dai suoi, la vittoria interna rifilata all'Andromeda è l'ultima conferma in questo senso, ed è pronto a togliersi tante altre soddisfazioni, a partire dalla prossima trasferta contro il Gonnosfanadiga, in cui si cercherà di sfatare un tabù, il successo lontano dalle mura amiche, che rischia di diventare un peso.
«Stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro iniziato due anni fa – ammette Marco Piga -; i cambiamenti in organico sono stati minimi, e assolutamente mirati; il gruppo è affiatato, i ragazzi ormai giocano assieme da diverso tempo e questo non può che essere un vantaggio per me: mi trovo a gestire una situazione ideale. Il nostro primo obbiettivo è la salvezza, non possiamo dimenticarlo; per il resto, viviamo alla giornata, ma i risultati che stiamo ottenendo in questa prima parte di stagione non fanno altro che aumentare il nostro entusiasmo e darci più stimoli per affrontare i prossimi impegni».
Il secondo posto al momento è lontano soltanto 6 lunghezze: sognare è lecito.
«E' difficile mantenere i piedi per terra, ma non possiamo fare altrimenti se non vogliamo rovinare quanto di buono fatto sino ad ora. L'ambiente è carico, i tifosi lo sono ancora di più, ma io cerco di mantenere la calma. C'è anche qualcuno che magari rosica nel vederci la in alto, ma ho le spalle larghe e continuo per la mia strada, cercando semplicemente di ottenere il massimo, sperando di toglierci delle belle soddisfazioni».
Il torneo scorso è stato determinato dalla tirannia di Guspini e soprattutto Monteponi Iglesias; quest'anno invece, i giochi sono decisamente più aperti.
«Il campionato è bellissimo, molto equilibrato, almeno rispetto alle recenti stagioni. Il Senorbì è un'ottima squadra, ma non penso che riuscirà a prendere il largo nei confronti delle inseguitrici. Credo proprio che si deciderà tutto nelle ultime giornate. E' fisiologico avere dei cali: è capitato alla capolista, ed è successo alla Villacidrese ad esempio; le altre devono essere brave ad approfittarne».
In casa Libertas non si pensa soltanto ai punti in classifica, ma anche e soprattutto al futuro prossimo.
«Lavoriamo per valorizzare i nostri giovani: anche domenica sono scesi in campo tre fuori quota, nonostante il regolamento ci obblighi a schierarne soltanto uno; ci danno una marcia in più per quanto riguarda la grinta e la voglia di vincere, si stanno amalgamando bene con il resto del gruppo, al pari dei nuovi acquisti. Per una piccola realtà come la nostra il vivaio è una risorsa preziosissima».
La trasferta contro il Gonnosfanadiga rappresenta un ulteriore banco di prova per voi: in quell'occasione capirete probabilmente di che pasta siete fatti.
«Gara difficilissima, soprattutto se consideriamo che lontano da casa zoppichiamo un po': siamo abituati a giocare sul nostro terreno in sintetico, domenica invece troveremo un campo in terra battuta, a noi non congeniale, e poi facciamo molto affidamento sul calore della gente che viene a sostenerci, una spinta enorme. Arriviamo alla sfida praticamente al completo, ci sono le premesse per fare bene ed invertire la nostra tendenza».
Nella sfida al Real Villanovatulo, la Libertas ha dimostrato di avere anche un grandissimo carattere.
«Perdevamo per 2 a 0, in inferiorità numerica: c'è stata davvero una grande reazione, culminata con il pareggio al 93'. Mi aspetto di continuare su questa strada».
Domenica sono arrivate delle piacevolissime conferme in questo senso.
«Non ci arrendiamo mai, e questo può fare la differenza: un errore su un disimpegno ci è costato la rete dello svantaggio; bravi noi poi a realizzare tre reti nel giro di 15'. I nostri avversari si sono rivelati una squadra compatta, che sa giocare bene al calcio. Un confronto equilibrato: sull'1 a 1 ero convinto che chi avesse siglato il raddoppio avrebbe poi conquistato l'intera posta in palio».
L'unico neo, al momento, sembrerebbe legato alla fase difensiva: le reti al passivo, ben 20, sono decisamente troppe.
«Si tratta di un aspetto che analizzo frequentemente con i miei giocatori, ma c'è da dire che segniamo comunque tanto, i due dati in un certo senso si compensano. Uno dei problemi più grandi, forse, è che concediamo troppi rigori, ben nove sino a questo momento. Significa che gli avversari riescono ad entrare in area con troppa facilità, la pecca in cui dovremmo migliorare più rapidamente, ma per il resto stiamo andando oltre le più rosee aspettative».