Mereu e i segreti del suo Escalaplano: «Mister Locci ci ha dato una grossa mano a vincere»

Grazie ad un girone di ritorno formidabile, otto vittorie consecutive e una fila di quindici risultati utili, l'Escalaplano è riuscito a battere la concorrenza di Sadali e Siddi nella corsa verso la promozione diretta in Prima Categoria.
Le armi a disposizione dei due tecnici, mister Locci e mister Porcedda, sono state molteplici, a cominciare da un attacco atomico, formato da Leoni, Satta e Pitzalis, coadiuvati dal giovane prodigio Arba; l'Escalaplano quest'anno è riuscito infatti nell'impresa di segnare la bellezza di 83 reti, un vero e proprio record per la Seconda Categoria.
Tra i pilastri della squadra figura anche l'estremo difensore Salvatore Mereu, che analizza assieme a noi la stagione esaltante vissuta dalla sua squadra.

«Ad inizio campionato -ammette Mereu - abbiamo incontrato qualche problema di troppo, perchè la squadra secondo me non aveva ancora trovato gli equilibri, visto che molti elementi erano nuovi e mancava in un certo senso l'affiatamento.
Con il passare del tempo siamo riusciti a trovare il giusto assetto e di conseguenza sono arrivati anche i risultati»

Nella seconda parte del campionato non avete mai perso: un risultato che conferma ulteriormente tutta la vostra forza.
«Abbiamo letteralmente cambiato marcia con l'arrivo di mister Locci, escalaplanese doc che ci ha dato una grossissima mano: è un grande conoscitore di calcio, aveva già vinto, in passato, un campionato di Seconda Categoria ed assieme al mister Luca Porcedda hanno fatto davvero un ottimo lavoro, costruendo una grande squadra».

Avete chiuso il campionato con otto vittorie consecutive: c'è stato un momento particolare in cui avete capito che la vittoria era alla vostra portata?
«Noi siamo partiti con il chiaro intento di vincere il campionato, ma a causa dei molti infortuni e dei problemi di cui ti parlavo prima siamo partiti un po' al di sotto delle nostre aspettative.
Ottenendo tre vittorie di fila con Sadali, Villanovatulo e Siddi, che in quel momento erano le prime tre squadre in classifica, abbiamo capito che le nostre speranze erano ancora vive».

Pur non partendo benissimo però, siete riuscito ad avere la meglio nei confronti di squadre di assoluto valore come Siddi e Sadali, giusto per citarne due.
«Le avversarie sono state tutte molto ostiche e molto attrezzate, ma sinceramente l'Escalaplano quest'anno aveva qualcosa in più: probabilmente ha fatto la differenza la grandissima esperienza di qualche nostro giocatore.
Anche il pubblico ha giocato un ruolo importante: i nostri tifosi sono stati sempre tutti presenti, ogni domenica avevamo una media di 400 persone sugli spalti e questo ci ha aiutato tantissimo.
Questo successo lo dedichiamo a tutti loro, e in particolare a Filippo Lalas che ci segue ogni domenica».

Quanto sarà difficile per voi calarvi in una dimensione tutta nuova come quella di Prima Categoria?
«Nel nostro gruppo ci sono diversi giocatori che hanno giocato in categorie superiori come Boi e Farci; ci potranno aiutare nel processo di ambientamento in un campionato difficile come quello di Prima Categoria.
Con qualche innesto penso proprio che potremmo toglierci molte soddisfazioni».

Avete segnato 83 reti, siete la squadra che ha realizzato più gol in tutta la Seconda Categoria: qual è il segreto che si nasconde dietro ad un dato così importante?
«Potevamo contare su tre attaccanti come Leoni, Satta e Pitzalis, in grado di fare la differenza; in più quest'anno ha fatto davvero bene Vincenzo Arba, un giovane ragazzo escalaplanese di sedici anni che ha sorpreso tutti perchè è stato in grado di crescere esponenzialmente con il passare delle giornate; è stata la nostra vera e propria arma in più, che ci ha aiutato a risolvere le situazioni più critiche».