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«Le prossime due sfide ci diranno chi siamo»

Momento decisivo per il Bardia, Tendas: «In questi quindici giorni ci giochiamo tantissimo»

Archiviata con un pizzico di amarezza la sconfitta rimedita quindici giorni fa nella sfida d'alta quota contro l'Atletico Bono, che ha interrotto fra le altre cose una striscia di cinque vittorie consecutive, il Bardia riparte alla grande grazie al bel 3 a 2 maturato nella sfida contro una compagine in ottima forma come il Bultei: tre punti importanti per rimanere in scia delle due battistrada, staccate di sole due lunghezze, e per continuare quindi un testa a testa avvincente ed entusiasmante che probabilmente andrà avanti sino alla fine del campionato

 

«Abbiamo affrontato un ottima squadra – ammette Tendas commentando l'ultima prestazione offerta dai suoi -, una delle migliori che è venuta a Dorgali: ha giocato la partita a viso aperto, rendendoci le cose sicuramente non facili.
Noi siamo stati bravi per 70 minuti, sino a quando abbiamo portato il risultato sul 3 a 1: se non ci fossimo rilassati così tanto avremmo potuto chiudere la partita con più tranquillità, ma onore e merito anche a loro che ci hanno creduto e fino al 90'».

 

Era importante per voi ripartire dopo il passo falso rimediato contro il Bono: cosa non ha funzionato in quell'occasione?
«Probabilmente abbiamo sentito eccessivamente il carico della partita: sostanzialmente il risultato è giusto, è stata una sfida equilibrata ma se c'era una squadra che meritava di andare in vantaggio era proprio il Bono, l'1 a 0 finale rispecchia l'andamento della gara, non hanno rubato niente».

 

E' ovvio ci sia un pizzico di rammarico, considerando soprattutto che il Bardia ha disputato una gara attenta e ordinata.
«Dispiace perdere una partita così, dopo aver tenuto testa alla squadra di casa abbastanza bene; ci siamo arresti solo negli ultimi dieci minuti; stavamo quasi per strappare un pareggio che sarebbe stato molto importante».

 

Avete collezionato nove vittorie e tre sconfitte: un bottino di tutto rispetto, ma per vincere il campionato servirà qualcosa in più.
«Credo che la squadra abbia un suo rendimento costante, ma certi elementi non si stanno ancora esprimendo al massimo delle loro possibilità; ci sono ancora dei margini di miglioramento, ma i nuovi hanno bisogno dei tempi giusti per l'inserimento; non siamo degli extraterrestri, ci serve tempo».

 

La classifica sta già iniziando a delinearsi, ma nelle prossime 18 partite potrà succedere di tutto.
«Io penso che nel girone di ritorno, considerando che ora c'è l'apertura del mercato, molte squadre saranno totalmente rivoluzionate, i valori in campo potrebbero cambiare radicalmente; in più, sarà ancora più dura affrontare le compagini di bassa classifica, che venderanno cara la pelle a caccia di punti preziosi per la salvezza.
Se sino a questo momento il campionato è stato ricco di sorprese e colpi di scena, ora questo aspetto si accentuerà ancora di più».

 

Vi siete già fatti un'idea su quale può essere il momento fondamentale della stagione?
«Credo che alla sesta giornata del girone di ritorno si vedrà chi ha le capacità per andare a vincere il campionato, quindi le prossime otto giornate saranno davvero decisive».

 

Parlavamo di mercato: il Bardia come si sta muovendo?
«Per adesso siamo in fase di stallo: stiamo parlando con la Dorgalese per vedere se ci sono i presupposti per innestare nella nostra rosa alcuni ragazzi interessanti che magari non rientrano nei loro piani, vediamo se ci capita qualcosa di interessante in questo senso, per il resto siamo a posto così».

 

Chiuderete l'anno solare con due partite ad alto tasso di difficoltà, visto che andrete a fare visita prima al Santu Predu e poi al Benetutti.
«Ci aspettano due trasferte difficilissime: sappiamo che ci giochiamo molto in questi quindici giorni prima delle feste, la squadra ne è cosciente.
Affrontiamo due compagini che hanno fatto tantissimi punti in casa e sono particolarmente temibili: le prossime due gare ci diranno chi siamo e a cosa possiamo puntare per il proseguo del campionato».

In questo articolo
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2013/2014
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Sardegna
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