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Seconda categoria
«Quest'anno la rosa è più ampia e competitiva»

Pala presenta l'ASD St Bitti Calcio: «Ripartiamo con grande entusiasmo»

Sa Terza Bitti non si arrende, anzi rilancia, con rinnovato entusiasmo, la sua sfida: dopo aver incassato una bruciante retrocessione nello spareggio play-out con il Bultei, la società non si è persa d'animo e ha lavorato intensamente sul fronte del mercato per allestire una rosa che fosse in grado di centrare immediatamente la promozione e poi, aspetto se si vuole ancora più importante, con un vero e proprio colpo a sorpresa, ha raggiunto l'accordo con il Su Gologone per la fusione dei due club, mettendo le basi per la nascita della ASD St Bitti Calcio, che disputerà il prossimo campionato di Seconda Categoria.
Giuseppe Pala, segretario della squadra nonché pilastro dello scacchiere tattico di mister Pietro Canu, tra i grandi artefici dell'accordo, ci svela tutti i retroscena di una trattativa clamorosa e ci racconta le ambizioni di una compagine che, memore delle difficoltà incontrare all'esordio nella categoria, ha voglia di continuare a stupire


«Il Su Gologoneracconta Giuseppe Pala - aveva manifestato ufficialmente la difficoltà di iscriversi al prossimo campionato per svariati motivi, tra cui l'indisponibilità del campo sportivo comunale di Oliena: per loro si trattava di una situazione ormai ingestibile.
Ci siamo sentiti con il loro Presidente, Pietro Carta, con cui da anni abbiamo un ottimo rapporto, e abbiamo trovato un accordo per la fusione delle due società, che comprendono, oltre all'acquisizione del titolo sportivo del Su Gologone, delle forme di collaborazione, che riguarderanno probabilmente le prestazioni sportive di diversi loro giocatori.
C'è stato quindi il conseguente cambio di denominazione sociale per la nuova squadra che ha preso il nome del nostro paese, considerando che la sede sociale è qui a Bitti».

 

Siete reduci da una stagione sicuramente non facile, che vi ha messo a dura prova dal punto di vista fisico e psicologico.
«Il problema più grande che abbiamo incontrato l'anno scorso è rappresentato dagli infortuni, che ci hanno tartassato nel momento chiave della stagione.
Siamo riusciti a partire abbastanza bene, ma siamo stati costretti a giocare per 3 mesi con gli elementi contati, soprattutto per quanto riguarda il reparto avanzato: logicamente questo ha creato numerosissimi problemi al tecnico, che in più era impegnato con il corso per il conseguimento del patentino da allenatore a Sassari e non poteva seguire la squadra, durante la settimana, come invece avrebbe voluto.
E' una situazione che è andata avanti da metà ottobre sino a fine dicembre, è stato un fatto che ovviamente ci ha penalizzato, e i risultati ne hanno risentito, con quella serie di sconfitte consecutive che ci ha letteralmente demolito.
Quest'anno abbiamo preferito muoverci con largo anticipo sul mercato, accogliendo a braccia aperte numerosi giocatori che hanno deciso di sposare la nostra causa.
Riusciremo a fare una preparazione atletica programmata, a differenza di quanto è successo l'anno scorso, visto che in quell'occasione siamo stati ripescati e non abbiamo avuto la possibilità di lavorare come avremmo voluto, anche se l'entusiasmo non ci è mai mancato.
C'è da ammettere che abbiamo disputato un girone di ritorno strepitoso, da primi della classe, ma questo non è bastato ad evitare la retrocessione: a causa della classifica avulsa siamo stati costretti a giocare lo spareggio, e tutti sanno poi come è andata a finire.
Mi fa piacere rimarcare il fatto che nonostante dovessimo disputare il campionato di Terza Categoria, abbiamo raccolto la volontà di tante persone intenzionate a vestire la maglia de Sa Terza, giocatori che l'anno scorso hanno militato anche in categorie importanti, come ad esempio Muleddu, Giovanetti, Pintus.
Con il ritorno in Seconda anche quei giocatori che magari erano un po' più titubanti si son convinti della bontà del nostro progetto, e ci permetteranno di partire con una rosa più ampia e sicuramente più competitiva rispetto al recente passato».

 

Mi parlavi delle tante richieste che avete ricevuto da parte di calciatori entusiasti all'idea di giocare a Bitti: suppongo sia una cosa che vi faccia enormemente piacere.
Quale pensi sia il segreto di questo grande appeal?

«E' logico che se ci sono più società che operano nello stesso paese, cresce in un certo senso anche la competitività: per un centro di 3000 abitanti è un chiaro segno di vitalità, non è da tutti avere due squadre che comunque stanno ottenendo dei risultati importanti; la Bittese disputerà il campionato di Promozione, la nostra invece è una realtà in netta crescita, formata da ragazzi che avevano smesso con il calcio per vari motivi e che nel giro di quattro – cinque anni hanno creato un gruppo capace di attrarre anche giocatori veri, se mi passi il termine, che avrebbero potuto giocare tranquillamente anche in altre categorie.
Quella che passa all'esterno è sicuramente un'immagine positiva, e la conferma arriva dal grande calore e dal supporto, anche attraverso gli sponsor e le offerte, che i nostri compaesani ci offrono: penso sia importante che la squadra quest'anno giochi in Seconda Categoria, è importante in primis per Bitti.
Il fatto che la rosa sia allestita interamente a costo zero è un motivo di soddisfazione ulteriore: tutti coloro che partecipano a questo progetto si quotano e riescono così ad affrontare al meglio tutti i problemi vari ed eventuali; siamo molto orgogliosi di poter competere con società che, anche nelle categorie più basse, spendono decine di migliaia di euro.
Mi sento di ringraziare pubblicamente –
conclude Pala - giocatori che hanno fatto la storia del calcio bittese e regionale, come ad esempio Marino Bandinu o Pietro Canu, che si stanno impegnando tantissimo per questa causa: il primo è sempre partecipe a tutte le iniziative del gruppo, il secondo ha deciso di allenarci anche nella prossima stagione.
Siamo contenti di poter contare sul contributo di qualche giocatore di fuori, come Stefano Salis e Francesco Picconi, che hanno rifiutato numerose richieste perchè evidentemente si sono trovati molto bene qui con noi; stesso discorso vale per i vari Pintus, Giovanetti, Antonio Zori e Antonio Burrai».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Girone F