«Dobbiamo continuare con questo spirito»
Sanna racconta il suo Sorres: «La promozione a Borutta vale doppio»
Quella che si è appena conclusa è stata una stagione decisamente sorprendente per il Sorres di Borutta: la compagine guidata da Pier Raimondo Sanna si è infatti confermata come una delle realtà più belle del campionato di Terza Categoria, dove è riuscita a tenere mirabilmente testa a formazioni ben più blasonate ed attrezzate.
Il primato in classifica, con la conseguente promozione diretta, è sfumato a 180 minuti dal traguardo, a causa del pareggio interno rimediato contro il Li Punti, ma i 54 punti racimolati in 24 gare hanno comunque permesso di mettere in cassaforte un secondo posto che con tutta probabilità varrà l'accesso al torneo di Seconda Categoria.
In casa Sorres si guarda con fiducia al futuro, pronti a ripartire da quanto di buono mostrato quest'anno.
«Siamo molto soddisfatti per il traguardo raggiunto quest'anno – ammette Sanna -, soprattutto se si considera che Borutta è un paese che ha 295 abitanti.
Disputare un campionato difficile come quello di Terza Categoria e arrivare secondi davanti a squadre molto più attrezzate sia a livello economico che per quanto riguarda la disponibilità di atleti è senza dubbio un ottimo risultato.
Siamo stati in vetta alla classifica per gran parte del torneo, perdendo il primo posto a due giornate dalla fine; c'è un po' di rammarico in questo senso ma siamo andati ben oltre le nostre aspettative iniziali».
Il tecnico ha le idee chiarissime per quanto riguarda le armi migliori mostrare quest'anno dalla sua squadra.
«Mi è piaciuta moltissimo la disponibilità con cui i ragazzi hanno affrontato questa stagione: hanno lavorato in maniera assolutamente professionale, cosa non da poco se si considera che si trattava pur sempre di una Terza Categoria e che nessuno di loro veniva pagato; abbiamo iniziato il campionato in 20 e abbiamo svolto l'ultimo allenamento in 18, per farti capire come tutti fossero assolutamente coinvolti dal progetto; è stato un aspetto fondamentale per centrare questo traguardo, che è arrivato nonostante non avessimo grossissime individualità in organico; abbiamo mantenuto sempre altissima la concentrazione per tutta la durata del torneo, non ho davvero niente da rimproverare alla mia squadra, posso solo complimentarmi con tutti loro.
Speriamo ora nel ripescaggio in Seconda Categoria che da quanto ci è stato comunicato dalla Figc dovrebbe essere automatico, considerando tutti i posti liberi che ci sono a causa delle varie rinunce di numerose squadre».
La crisi che sta attanagliando il mondo del calcio dilettantistico sardo sta assumendo proporzioni assolutamente preoccupanti: un problema che per Sanna ha radici profonde.
«Secondo me il calcio dilettantistico ha bisogno di una netta ridimensionata, bisognerebbe tornare alla situazione di venti anni fa, è un fatto necessario, alla luce della grande crisi economica che sta mettendo in difficoltà tutti i settori in generale, compreso quindi quello dello sport.
Purtroppo ci sono ancora molti ragazzi convinti che si possano fare i soldi da un hobby, da un gioco, e non da un lavoro; alcune persone pretendono di guadagnare anche 1000 euro allenandosi due volte alla settimana e giocando una partita la domenica; sono discorsi inaccettabili, al momento.
Io ho giocato anche in Eccellenza, partendo dalla Seconda Categoria, e non ho mai preso più di un rimborso spese per il viaggio: all'epoca c'era più passione, più attitudine, più attaccamento alla maglia e probabilmente più voglia di divertirsi.
La responsabilità è ovviamente anche delle società, perchè delle volte pur di accapparrarsi un giocatore fanno delle promesse che alla lunga poi non possono mantenere».
Intanto gli uomini mercato della società stanno definendo la rosa che affronterà il prossimo campionato.
«In questo momento – conclude Sanna - stiamo allestendo l'organico in vista della prossima stagione: come è ovvio, punteremo sul blocco che ha disputato ottimamente il campionato appena concluso e cercheremo di aggiungere tre\quattro innesti di categoria che ci possano permettere di disputare un torneo relativamente tranquillo e dignitoso, anche se non ci sarà la possibilità di investire grosse cifre.
Il nostro obbiettivo è ovviamente la salvezza, sappiamo che non sarà facile ma dalla nostra parte abbiamo sicuramente l'entusiasmo: la rosa è composta, se si escludono pochissimi elementi più anziani, da ragazzi che vanno dall'88 sino ad arrivare al '92, hanno grossissimi margini di miglioramento e potranno sicuramente ritagliarsi uno spazio importante già nel futuro prossimo.
La nostra forza sarà il gruppo e l'armonia all'interno dello spogliatoio».