«Il La Pineta meritava il pari»
Uragano Pirri, Chessa è sicuro: «Stiamo imparando a soffrire»
La caratteristica principale delle grandi squadre è quella di riuscire a portare a casa i tre punti anche quando la giornata non è delle migliori: la vittoria dell'Uragano Pirri di mister Chessa ai danni di un ottimo La Pineta va interpretata proprio in questo senso, con i padroni di casa che sono riusciti a strappare, con grande grinta e determinazione, un risultato importante, soprattutto per il morale e l'autostima.
«Per noi non è stata una partita facile, eravamo molto penalizzati perché ci mancava praticamente tutto l'attacco, oltre a due esterni di difesa; si tratta di problemi lievi, dovrebbero stare fuori soltanto per una decina di giorni.
Non siamo partiti nelle migliori condizioni, ma ciò non toglie merito al La Pineta che è molto forte, ha preso un paio di giocatori di categoria superiore e gioca veramente bene, quindi ci ha creato non poche difficoltà.
Non ho nessun problema ad ammettere che avrebbero meritato il pareggio, perché comunque hanno creato molto nell'arco di tutta la gara».
Quella vista in campo domenica è una squadra che ha presentato diverse novità: la compagine pirrese si è mossa decisamente bene sul mercato, rinforzandosi particolarmente nel pacchetto offensivo.
«L'Uragano Pirri è cambiato molto rispetto alla passata stagione, abbiamo fatto una scelta precisa assieme alla società, ringiovanendo sostanzialmente l'organico; abbiamo preso otto ragazzi tra i 18 e i 19 anni molto interessanti, ma che chiaramente hanno bisogno di un po di tempo per prendere dimestichezza con la categoria; due di loro domenica hanno anche esordito con ottimi risultati: Floris, un difensore centrale, che è stato uno dei migliori in campo, a settembre compie appena 18 anni, e Murgia, classe '94; sono felice per loro, sono andati abbastanza bene.
Abbiamo cercato di mantenere la struttura base dell'anno scorso, integrando il gruppo con l'innesto di tre giocatori di assoluto livello per quanto riguarda l'attacco: si tratta di Perra, ex Orione, Garau e Sitzia.
Il nostro obbiettivo principale comunque è far crescere tutti i giovani».
Dopo il terzo posto ottenuto l'anno scorso, l'Uragano Pirri è chiamato a giocare un ruolo da protagonista; Chessa tuttavia si mantiene cauto.
«Non so nemmeno io dove possiamo arrivare, il precampionato è andato bene, abbiamo incontrato anche squadre di categoria superiore e abbiamo tenuto il campo senza problemi.
Se devo essere sincero, la squadra che mi ha più impressionato è stata la Sigma, che gioca nel campionato Allievi, allenata peraltro da un caro amico: sono veramente un ottimo gruppo, che ha fatto vedere cose molto interessanti. È la squadra che ci ha messo più in difficoltà nel precampionato, però chiaramente sono dati ovviamente relativi».
Probabilmente, non si assiterà più alla fuga solitaria di due compagini che monopolizzeranno il campionato come avvenuto nella stagione 2012\2013. Le insidie, tuttavia, sono molteplici.
«Sarà un campionato più equilibrato dell'anno scorso, non credo ci sarà una squadra che ammazzi il torneo come ha fatto l'Halley e in parte il Capoterra.
Una squadra che mi ha impressionato, e che sono riuscito ad andare a vedere nella prima giornata, è il Sant'Elia: perdevano in casa 2 a 1, ma in venti minuti hanno fatto 4 gol; mi ha colpito la carica agonistica, la voglia, la determinazione di vincere che avevano, sono una squadra molto esperta, hanno tutti più o meno trent'anni, ma sono ancora ovviamente molto validi: i vari Cau, Morello, Brignone, hanno diverse esperienze in Eccellenza e Promozione, quindi comunque mettono sul piatto valori importanti.
Ho visto inoltre il Cep, anche loro un'ottima squadra; stesso discorso per la Burcerese, che già l'anno scorso ha mostrato tutto il suo valore e che si sono rinforzati ulteriormente.
Credo siano loro tre le potenziali protagoniste di questo campionato».
Per la lotta al titolo potrebbe inserirsi qualche altra squadra a sorpresa, come il Club San Paolo, che nel primo turno non mi è assolutamente dispiaciuto: sono molto giovani, ma sono una squadra frizzante, veloce, che gioca un buon calcio».
Per puntare alla vittoria finale sarà importante fare punti anche nel prossimo turno, nella trasferta contro la Johannes.
«Spero per prima cosa di recuperare qualche giocatore: domenica Mingoia, il nostro capitano, ha subito un gravissimo infortunio, è uscito dal campo dopo un quarto d'ora per una brutta frattura alla caviglia, quindi temo che dovrà stare ai box per circa tre mesi.
Siamo sinceramente un po' in emergenza, sarà una partita difficile perché la Johannes gioca in un campo piccolissimo in terra e questo potrebbe crearci notevoli problemi, visto che noi siamo abituati a giocare nel sintetico ed il nostro campo, a differenza del loro, è molto grande.
Sicuramente sarà una battaglia, come credo tutte le partite: è un girone molto equilibrato.
Sono comunque tranquillo, ho sempre avuto risposte più che positive dal gruppo, anche domenica a un certo punto abbiamo sofferto ma siamo comunque riusciti a portare a casa la vittoria, a differenza di quanto ad esempio ci capitava l'anno scorso, aspetto che ha fatto invece la fortuna di Halley e Capoterra, che facevano punti anche quando magari non erano al massimo».