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Prima Categoria
«Ragazzi fantastici, Rodelli un grande esempio»

Applausi a scena aperta per il Cus Sassari, Mura: «Stagione perfetta, la continuità di risultati è stata l'arma decisiva»

Seconda promozione di fila per il Cus Sassari che domenica ha finalmente tagliato un traguardo lungamente inseguito a coronamento di una stagione eccezionale; mister Massimiliano Mura e i suoi uomini possono quindi dare inizio alle feste, ci sono tutte le ragioni per farlo, dopo una cavalcata entusiasmante, con numeri da capogiro, come le venti vittorie e i 61 gol fatti.

«Sapevamo di aver allestito una squadra discreta, ma non siamo partiti di certo per vincere il campionato, considerato poi che eravamo una neopromossa. La vittoria comunque è stata meritata, siamo stati in testa per buona parte della stagione».
L'ingrediente vincente è stata la continuità. «La base per raggiungere certi traguardi: noi e Ottava siamo state le compagini che hanno fatto meglio da questo punto di vista, per il resto, i valori tecnici tra le varie squadre si equivalgono, anche se le nostre rivali sono risultate più altalenanti. La classifica in definitiva è giusta. Il Cus ha messo in mostra grande carattere: le uniche due sconfitte sono state metabolizzate piuttosto bene».
Gli unici nei di un cammino altrimenti perfetto. «Potevamo chiudere il campionato da imbattuti, ma i ko contro Thiesi e Ottava ci stanno tutti. Eppure, non hanno compromesso la nostra corsa, bravi i ragazzi ad archiviarle in fretta per proseguire nel migliore dei modi».

I momenti esaltanti non sono mancati. «Penso alla vittoria su un campo storicamente difficile come quello del Burgos, all'andata; nel girone di ritorno spicca il colpo grosso con l'Olmedo, ma le partite importanti sono tante. La squadra si è comportata bene sia in casa che in trasferta, collezionando lo stesso tanto di numeri».
Gli universitari vantano il miglior attacco e la miglior difesa: merito anche del tecnico. «In due anni abbiamo totalizzato 140 punti e 140 gol, penso proprio che il lavoro svolto sia stato ottimo. Ho a disposizione un gruppo di professionisti che militano in un campionato dilettantistico, si sono messi in gioco con grande disponibilità e sacrificio».
In vista della prossima stagione, i margini di miglioramento sono notevoli. «Personalmente è il secondo anno che alleno, ho ancora molto da imparare sia sul piano caratteriale che tattico. Per quanto riguarda il futuro invece, ci vedremo con la società nell'arco di un paio di settimane, programmeremo le nostre mosse assieme ai dirigenti cercando ci costruire una squadra che sia in grado di mantenere la categoria».

La conclusione è affidata ai ringraziamenti: «Alla società, in primis, che ci ha permesso di vivere un anno fantastico, ma la dedica più grossa va alla squadra, sono i giocatori che alla fine scendono in campo e conquistano i successi. Su tutti, cito Rodelli, il capitano, un ragazzo esemplare che meritava una carriera diversa».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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