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Prima Categoria
Il tecnico: «Gara decisiva? Solto per il morale»

Barisardo all'esame Seulo, Tore Mereu non si nasconde: «Vogliamo fare bella figura, è il classico match che tutti vorrebbero giocare»

Il Barisardo riparte di slancio dopo aver incassato il primo ko stagionale nella trasferta contro il Sadali, superando con un netto 3 a 1 l'Idolo; un successo importante da più punti di vista, per la classifica ovviamente, con i bianco-azzurri che continuano la rincorsa alla capolista Ovodda, staccata di appena due lunghezze, e soprattutto per il morale: la battuta d'arresto improvvisa quanto inaspettata rimediata nell'ultima giornata di novembre, che ha interrotto una striscia di ben nove risultati utili consecutivi, sette vittorie e due pareggi, poteva incrinare il grande entusiasmo che si respira in casa della seconda forza del campionato, attesa ora da una delle sfide più affascinanti della stagione, contro il rinnovato Seulo di Macellari, terzo in classifica, con un solo punto di ritardo nei confronti dei ragazzi allenati da Tore Mereu. Il giovane tecnico sta contribuendo a mettere in piedi un'altra piccola impresa, sull'onda delle belle e abbondanti soddisfazioni raccolte con il Girasole nel recente passato, contribuendo in maniera decisiva a proiettare la sua squadra nei quartieri alti, per un ruolo da protagonista assoluta nella corsa alla Promozione.

 

«Contro l'Idolo è arrivata la risposta che mi aspettavo: i ragazzi sono riusciti a dare il 100%, conquistando, con merito, un risultato assolutamente positivo». Una bella reazione dopo la prima battuta d'arresto stagionale: «Era importante ripartire con convinzione, perchè a volte le delusioni possono incrinare gli equilibri e la fiducia». Il tecnico ritorna sul passo falso rimediato contro il Sadali. «Forse ci aspettavamo una partita un po' più semplice rispetto a come sono andare le cose: si son giocati tutte le carte a disposizione, è normale quando ti servono punti per la salvezza, e noi siamo cascati nei loro tranelli. La squadra non si è espressa come fa solitamente, troppi errori, ma quello più grave è stato cedere al nervosismo e abboccare alle loro provocazioni; sono un gruppo più esperto, e in questi casi rischi di pagare il divario a caro prezzo. Ciò che brucia non è tanto la sconfitta, perchè ci può stare, ma il modo in cui è maturata, e leggere il referto arbitrale ha fatto ancora più male». A farne le spese, Nicola Guiso, cinque giornate di squalifica, e Davide Pistis, per lui quattro turni di stop. «Sanzioni esagerate, non se le meritavano assolutamente, spero proprio che vengano ridotte. Per il resto, chi scenderà in campo non farà rimpiangere gli assenti, in questo senso ho la massima fiducia nei miei ragazzi».

 

Il calendario propone ora la sfida d'altissima quota contro il Seulo: al momento, una delle gare più affascinanti che il torneo può offrire; di fronte, il miglior attacco contro la difesa meno battuta. «Hanno appena cambiato guida tecnica e si stanno rinforzando tantissimo: i dati raccontano di una compagine devastante in avanti, ma noi siamo consapevoli di poter contare su un pacchetto arretrato di sicuro affidamento, Eppure, ogni partita fa storia a se, le variabili che determinano un risultato sono tantissime: un episodio spesso può risultare fatale, così come una disattenzione; analizzare una gara soltanto da questo punto di vista può essere riduttivo. Io so solo che sarà sicuramente una bellissima partita». In palio punti pesantissimi, ma il tecnico non vuol sentire parlare di impegno decisivo: «Dopo questa sfida ci saranno ancora altre sedici partite, può succedere davvero di tutto. Sarà importante per l'entusiasmo, e ti permetterà di capire i reali valori in campo. E' il classico match che tutti vorrebbero giocare, venderemo cara la pelle, il verdetto spetterà al campo». Angioni, Boi e soci hanno già dimostrato di potersela giocare ad armi pari con chiunque, come confermano i successi contro Aritzo e Ovodda. «I primi, in casa sono imbattibili, mentre in trasferta stentano un pochino; la capolista invece ha perso soltanto con noi, e questo non può che riempirci di orgoglio».

Il Barisardo si presenta all'impegno dall'alto del suo secondo posto: «Ci fa piacere stare in alto, penso sia un risultato meritato, seppur parziale. Faremo di tutto per rimanerci il più a lungo possibile, ma la concorrenza è tantissima, anche se dietro il trenino di testa le altre stanno un po' mollando la presa. Non significa che il campionato sia già concluso, anzi, ci sarà ancora da soffrire. Il mercato di dicembre contribuirà a mischiare ulteriormente le carte: spesso non tutti gli acquisti si rivelano azzeccati». Proprio per questo, il club ogliastrino ha intenzione di muoversi con oculatezza: «La rosa che ho a disposizione è ampia e ben assortita, forse ci manca un po' di esperienza, ed è in questo senso che cercheremo di migliorare, ma chi eventualmente accetta di venire a darci una mano deve sposare totalmente il nostro progetto, anche a livello caratteriale, con la testa e l'impegno giusto insomma, altrimenti preferiamo restare così, siamo già abbastanza competitivi». Dal mese di gennaio poi, potrebbe esserci una grande novità. «Sto incominciando nuovamente ad allenarmi anche io con il gruppo, probabilmente riprenderò a giocare dopo la sosta, cercando di dare il mio contributo».


Mereu si è tuffato in questa nuova avventura con il pieno di entusiasmo e professionalità, dopo la splendida parentesi al Girasole. «Son stati cinque anni bellissimi, ricchi di soddisfazioni – ammette – da giocatore prima e da allenatore poi; non posso che ringraziare Antonio Angioi, ormai ex presidente, per la fiducia che ha dimostrano nei miei confronti. Ora occupano una posizione tranquilla, a metà classifica; son contento per loro, mi fa piacere che stiano continuando a raccogliere grandi risultati; significa probabilmente che Tore Mereu, assieme a qualche altro, hanno lasciato delle buone basi, e dei buoni ricordi». Nel calcio però, a volte è necessario voltare pagina: «Io vivo a Barisardo, è tutto molto più semplice, anche sul piano logistico; viaggio meno, e a livello dilettantistico è un aspetto da non sottovalutare, considerando che devo conciliare i miei impegni con il lavoro.
Per il resto, ho la possibilità di lavorare in una società serissima, che sta crescendo a vista d'occhio; sono organizzatissimi, non mi fanno mancare nulla, nonostante si tratti soltanto di una Prima Categoria e, soprattutto, mi diverto tantissimo, come è capitato in tutte le altre squadre in cui son stato. Cercheremo di regalare al paese i palcoscenici che merita, in questo caso la Promozione; sarà difficile, perchè in tanti hanno lo stesso nostro obbiettivo, ma faremo di tutto».

 

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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Girone B