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Emanuele Riu, allenatore, Castelsardo
«Mi è stata negata la possibilità di riscattarmi»

Il Castelsardo volta pagina, Riu ai saluti: «Rispetto la scelta del club ma non la condivido, troppa fretta nel valutare il lavoro di un tecnico»

La notizia è arrivata inaspettata, come il più classico dei fulmini a ciel sereno: dopo appena tre giornate, Emanuele Riu è stato sollevato dall'incarico di allenatore del Castelsardo. Fatali, per il giovane tecnico che l'anno scorso aveva stravinto il campionato di Seconda Categoria, le due sconfitte consecutive, contro due autentiche corazzate come Alghero e Siligo, che si sono sommate al pari esterno, per 2 a 2, contro un'altra matricola del girone, il Treselighes, ottenuto all'esordio in campionato.

L'ormai ex allenatore dei rossoblu si affida commenta il suo addio forzato. «Mi dispiace tantissimo, è chiaro, per come sono andate le cose — ammette Emanuele Riu — Proprio ieri sono andato a salutare la squadra, di persona: non mi piace affidarmi ai messaggi e al telefono, in questo senso; chiudere nel migliore dei modi un capitolo importante è il minimo che io possa fare».
Per il tecnico non sono stati giorni facili, ovviamente.
«Nelle scorse ore ho ricevuto una chiamata dal presidente, un amico e una bravissima persona, che mi ha comunicato che non facevo più parte del progetto. Secondo me stanno facendo un errore clamoroso, e gliel'ho pure detto: dopo appena tre giornate non puoi valutare l'operato di un allenatore. Potrei capirlo, forse, se ti ritrovi a guidare uno squadrone, magari allestito con sacrifici economici importanti, anche se,comunque, non si dovrebbe mai essere frettolosi quando si prendono decisioni così delicate. Nella mia carriera, mi è capitato di vincere campionati pur perdendo le prime tre gare, ma è un discorso che non calza nel caso del Castelsardo, considerando che la rosa è stata strutturata per disputare una stagione importante, ma non di certo per puntare al vertice; per farlo ci sarebbe voluto ben altro insomma».

Riu è rimasto spiazzato dalla decisione presa dal club.
«Mi viene quasi da pensare che fosse una mossa a cui stavano pensando da settimane, e un po' mi dispiace, anche perché in estate ho rifiutato proposte da società che militano in categorie superiori e che, magari, mi davano garanzie maggiori, ma ho scelto di continuare con il percorso assieme ai  rosso-blu».

Di solito, quando le cose non girano, il primo a farne le spese è proprio l'allenatore.
«Nessuno ha considerato, però, che ci mancavano i due attaccanti più forti della rosa. Sarebbe stato meglio, probabilmente, aspettare a dicembre, per valutare con più calma la situazione. Mi dispiace per come si sono chiuse le cose, perchè comunque la società è composta da bravissime persone, tutte molto in gamba. Probabilmente è una decisione dettata dalla poca esperienza, ma ci tengo che il mio discorso sia chiaro: nutro un grosso rispetto nei confronti della dirigenza, anche se non posso ovviamente condividere la loro scelta, per me è inammissibile, soprattutto dopo appena 270' di gioco».

Riu precisa meglio: «Non sono abituato a cercare alibi, a nascondermi dietro le assenze, ma stavamo facendo un lavoro importante. Certo, per molti ragazzi si tratta di un'esperienza nuova, in una categoria inedita e molto difficile. Per questo dico che ci sarebbe stato bisogno di un pizzico di pazienza, che invece non mi è stata concessa».
L'allenatore continua. «Non posso fare altro che ringraziare il club per la possibilità che mi ha offerto, non è il caso di lanciarsi in sterili polemiche, che poi vengono puntualmente spazzate via dal tempo. Ieri ho abbracciato, uno per uno, tutti i miei ex giocatori: chiudo così, insomma. Solo il campo potrà dire se la loro scelta è stata azzeccata o meno».

Il tecnico si era tuffato nella nuova stagione con il pieno di entusiasmo.
«Mi sento in pace con me stesso: l'anno scorso abbiamo vinto il campionato e durante questa estate la preparazione è andata nel migliore dei modi. Per via di varie vicissitudini, però, non siamo partiti bene, anche se c'è da dire che nella prima uscita, in casa del Treselighes, strameritavamo la vittoria».
Riu pensa al futuro. «Mi ha fatto piacere ricevere le proposte da parte di tantissime squadre, significa che ho lavorato bene con il Castelsardo, che il mio operato è stato apprezzato. Io mi ritengo un combattente sportivo, ma mi è stata negata la possibilità di riscattarmi; ero sereno perché quando lavori sodo poi i risultati di solito arrivano».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
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Stagione:
2022/2023
Tags:
Prima Categoria
Girone E