«Siamo una matricola con un bell'organico»
Il Torpè ingrana le marce alte, Di Gennaro: «In campo senza paura e possiamo battere tutti, non ci mettiamo limiti»
Il Torpè continua a navigare con il vento in poppa: domenica infatti è arrivata la terza vittoria consecutiva in casa, grazie al 3-1 rifilato al Benetutti, che vale tra l'altro per il quinto risultato utile di fila. Il periodo delicato sembra ormai alle spalle, con il ko interno inflitto dalla fortissima Bittese, nella gara d'esordio, a cui è seguito il pesante 5-1 esterno sul campo della Corrasi che sono ormai solo un ricordo. I giallo-blu hanno reagito alla grande, con una serie di prestazioni di assoluto livello: in questo senso spicca il 3-3 strappato al quotatissimo Abbasanta, con i ragazzi allenati da mister Diego Di Gennaro che, paradossalmente, escono dal confronto contro una delle favorite al salto di categoria con l'amaro in bocca per aver sciupato, nel finale, la palla gol da tre punti. Siazzu e compagni ora sono attesi dal delicatissimo banco di prova rappresentato dalla sfida nella tana dell'Ollolai, staccato in classifica di tre lunghezze.
«Quella di domenica è stata una sfida decisamente combattuta — ammette Diego Di Gennaro, ex capitano dell'Olbia — nonostante il 3-1 finale possa far pensare il contrario, ma il punteggio è maturato definitivamente solo negli ultimi minuti. A dire il vero siamo partiti molto bene, con la mentalità giusta, anche se il terreno non era sicuramente nelle condizioni ottimali a causa della tanta pioggia caduta nel corso della gara. Abbiamo cercato di esprimerci come sappiamo, contro un'ottima squadra, ben organizzata, che cercava sempre di giocare la palla. Si è trattato senza dubbio di un confronto entusiasmante e per fortuna siamo riusciti a spuntarla noi».
Per il tecnico arrivano ulteriori conferme dopo l'ottima prestazione offerta in casa dell'Abbasanta. «Anche in quella circostanza entrambe le compagini si sono affrontare a viso aperto; credo che il risultato possa starci, però noi abbiamo sbagliato un calcio di rigore al 95' e, conti alla mano, ci siamo costruiti qualche occasione in più di loro».
La sensazione è che il Torpè, se in salute, possa giocarsela ad armi pari con tutti.
«Non ho mai avuto dubbi in proposito, sin dall'inizio: siamo consapevoli del valore della nostra rosa, io sono soddisfattissimo dei giocatori che ho la possibilità di allenare. Se scendiamo in campo senza paura diventiamo un cliente ostico per chiunque, questo è poco ma sicuro».
La classifica parla chiaro: 11 punti in cassaforte sono un bottino niente male per una squadra che punta, per prima cosa, alla salvezza.
«Al momento però sarebbe stupido mettersi dei limiti: guardiamo al futuro con fiducia, i conti si faranno più avanti, man mano che passano le giornate. Non dobbiamo dimenticarci che siamo una matricola, ma allo stesso tempo cercheremo di arrivare il più in alto possibile».
Di Gennaro è fiducioso in vista del futuro prossimo. «Al momento non posso di certo lamentarmi: lavoro con delle persone serie, che mi danno ampie garanzie. Tuttavia siamo dei dilettanti, per questo dico che dobbiamo mettere il divertimento al primo posto. Lo sport serve anche e soprattutto a farti dimenticare per un po' le difficoltà della vita, quando magari non va esattamente come vorresti: una volta che metti piede in campo puoi lasciare fuori i problemi, ad esempio quelli legati al lavoro».
I margini di miglioramento, con appena tre mesi di lavoro alle spalle, sono ampissimi.
«C'è sempre qualcosa in cui puoi migliorare, è logico, ma preferisco non focalizzarmi su un aspetto specifico: ci alleniamo duramente ogni settimana cercando di curare ogni più piccolo dettaglio, per risolvere tutte quelle cose che in gara non ci vengono ancora benissimo. L'importante però è mantenere il morale alto, altrimenti diventa tutto più difficile».
I giallo-blu si sono ambientati piuttosto in fretta nella nuova dimensione, senza pagare lo scotto per il salto di categoria. «L'anno scorso, in Seconda, questi ragazzi hanno fatto il vuoto alle loro spalle: sono tutti ottimi elementi che potrebbero fare benissimo anche a livelli più alti, penso ad esempio ai fratelli Siazzu, a Farina, a Piras. L'organico è stato allestito molto bene e i risultati si vedono».
Ora non resta altro da fare che continuare su questa strada, a partire dalla prossima sfida nella tana dell'Ollolai. «Purtroppo non conosco bene tutte le squadre, è la prima volta che mi affaccio in questo girone. Noi abbiamo rispetto di tutti, ma timore di nessuno. Andremo a giocarcela, come sempre, con lo spirito che ci ha contraddistinto sino ad ora».