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Cannonau Jerzu
«Onore alla Baunese, ci ha spinto a correre sempre più forte»

Jerzu in visibilio, Piccarreta: «Strafelici di aver centrato l'obiettivo, vittoria dedicata ai nostri tifosi»

Conquistare la vittoria del campionato non è stata sicuramente un'impresa facile, con la Baunese che è rimasta in gioco sino agli ultimi 90' della stagione ma, alla fine, a spuntarla nel girone A di Prima categoria è stato il Cannonau Jerzu. I biancoverdi di Andrea Piccarreta, nella sfida casalinga contro il Sestu vinta 3-1, hanno conquistato i tre punti che mancavano per tagliare il traguardo e tenersi alle spalle i neroazzurri, staccati di appena due lunghezze. 

Esplode dunque la festa nel centro ogliastrino che, dopo 18 anni d'attesa, ritrova la Promozione e lo fa con numeri importanti: 25 vittorie su un totale di 30 partite, 3 pareggi e solo 2 sconfitte, con 78 punti all'attivo. Per i ragazzi di Piccarreta la sensazione è quella di essere riusciti a regalare un sogno sportivo ad occhi aperti ad un'intera comunità, che ora si tufferà nella nuova avventura rappresentata dal torneo della Promozione. Ma prima, ci sarà da rendere il giusto tributo a giocatori ed allenatore, per ringraziarli dell'enorme lavoro e per i tanti sacrifici fatti quest'anno.

«Ora che il campionato è finito, posso dire che va tutto bene – ammette mister PiccarretaAbbiamo tagliato il traguardo per primi, quindi la nostra soddisfazione è alle stelle».
Il tecnico è a dir poco raggiante. «La stagione è andata nel migliore dei modi, siamo strafelici di aver centrato questo obiettivo, per il paese si tratta di una gioia immensa e questo mi rende particolarmente orgoglioso per quello che abbiamo fatto. Ė stata la prima volta nella mia carriera che forse non ho festeggiato tanto per me, e parlo dunque sul piano personale, ma più per gli altri. Abbiamo regalato qualcosa di importante alla gente, la sensazione è questa, e non posso che essere estremamente contento. La vittoria del torneo è dedicata ai nostri tifosi: ci hanno sempre aiutato e supportato, sia in trasferta che in casa; da questo punto di vista siamo stati dominanti, il nostro pubblico ci ha sempre incitato, dal primo sino all'ultimo minuto, credo che sia stato un aspetto fondamentale».
Piccarreta poi aggiunge: «Per vincere c'è bisogno che tutte le cose girino nel verso giusto, a partire dalla squadra, è chiaro, che deve essere unita in campo e nello spogliatoio, passando per la dirigenza e sino ad arrivare al pubblico, che nel nostro caso ha fatto la differenza».
Il Cannonau Jerzu si è dimostrata una vera e propria corazzata, anche, ma non solo, sul piano caratteriale.
«Siamo stati bravi a creare un ambiente solido, a partire dallo spogliatoio, e i frutti si sono visti in campo: questo è stato uno dei nostri punti di forza. Dal punto di vista tecnico, posso dire che la squadra ha espresso un buon calcio, anche se non sempre le cose ci sono andate alla perfezione, ma diciamo pure che siamo cresciuti con il passare delle giornate, e questo ci ha permesso di raggiungere la vittoria finale».

Lasciarsi alle spalle una compagine forte e quadrata come la Baunese non è stato facile.
«Ė venuta fuori una sfida molto avvincente, risolta soltanto all'ultima giornata. Avremmo preferito un pizzico di tranquillità in più, considerando che quando hai gli avversari costantemente appiccicati alle calcagna non puoi scendere in campo con la serenità che magari serve per affrontare al meglio una gara. Un allenatore vorrebbe sempre una classifica che sorride e un buon margine di vantaggio sugli inseguitori, ma quest'anno non è accaduto e, forse, è stato un bene: questo ci ha aiutato a mantenere la concentrazione sempre alta. Sapevamo di dover scendere in campo, domenica dopo domenica, senza nessun margine di errore e questo ci ha portato a correre sempre più forte».

Il tecnico applaude gli avversari.
«Onore alla Baunese: hanno dimostrato di essere una grande squadra; cosa che vale anche per il Decimoputzu, anche se nel finale di campionato hanno un po' mollato, per ovvie ragioni, considerando che hanno perso diversi pezzi importanti nel momento decisivo della stagione. Entrambe si sono comunque rivelate due avversarie all'altezza: tutt'e tre le squadre avevano le carte in regola per piazzarsi al primo posto, ma fortunatamente l'abbiamo spuntata noi, e ora ci godiamo questo momento».

Piccarreta torna sui successi più importati centrati dai suoi nell'arco del torneo.
«Penso soprattutto alla sfida vinta fuori casa contro la New Generation: sino al 90' il punteggio era bloccato sullo 0 a 0, poi l'arbitro ha chiamato 6' di recupero e noi siamo riusciti a fare il gol proprio allo scadere; in quella stessa domenica sia il Decimoputzu che la Baunese hanno pareggiato in trasferta per 0 a 0: è stata questa una delle tappe determinanti per la classifica finale».
Per ottenere la vittoria del campionato, il Cannonau Jerzu ha dovuto fare affidamento sulla grande personalità di alcuni suoi interpreti.
«Beh, possiamo dire che abbiamo giusto qualche anno di esperienza sulle spalle. Il discorso vale sicuramente per me ma anche per diversi giocatori che fanno parte della nostra rosa. Il carattere è quella dote che deve venire fuori nei momenti difficili: se non sei in grado di aiutare chi ne ha più bisogno significa che non hai imparato proprio nulla dal passato; il mettersi a disposizione dei compagni più giovani è una delle cose fondamentali».

Lo Jerzu, tra l'altro, ha chiuso la stagione con la miglior difesa in assoluto.
«Per quanto riguarda il pacchetto arretrato, ho potuto fare affidamento su tanti ottimi giocatori, anche se qualcuno di loro si è dovuto fermare, a campionato in corso, a causa di alcuni piccoli infortuni. Per la maggior parte del tempo, però, ho avuto addirittura l'imbarazzo della scelta, e mi è dispiaciuto davvero un sacco non poter dare a tutti lo spazio che invece si sarebbero meritati; ho avuto a disposizione una rosa di ragazzi forti e bravi, che si sono allenati bene per tutto l'anno: Totò Bruno, ad esempio, è stato uno di quelli che, tornando al discorso legato all'esperienza, ci ha dato una grossissima mano con il suo carisma e la sua personalità; ci ha aiutato a fare quel piccolo salto di qualità che ci serviva ma, ripeto, tutti i ragazzi sono sempre stati sul pezzo, rispettando alla lettera le mie indicazioni; e non si sono tirati indietro quando c'era da soffrire, da sudare, da fare dei sacrifici. Tutto questo li ha ripagati in pieno. Credo di poter dire che dobbiamo essere orgogliosi per quello che abbiamo fatto: il ricordo di questa stagione ci dovrà accompagnare anche nel futuro».
Ed il tecnico, in questo senso, non ha ancora preso nessuna decisione.
«Credo che sia normale: in questo momento non posso dire se continuerò oppure no con lo Jerzu; per ora ci godiamo la festa, e non voglio fare della retorica o affidarmi alle frasi fatte, ma la mia scelta non è ancora matura. Parlerò con la società, me l'hanno chiesto, e poi valuteremo, assieme, lo stato delle cose: cercheremo la soluzione migliore sia per loro che per quanto mi riguarda».

Il finale dell'intervista ha un sapore dolce-amaro: tutte le volte che Piccarreta ha conquistato la vittoria di un campionato ha sempre avuto una persona particolare in mente a cui dedicare il traguardo.
«Quando chiudo una stagione, ogni, ogni volta la dedica va sempre a mia figlia, che non c'è più. Ci tengo a ringraziare la mia famiglia, che mi supporta e mi sopporta in questi 8-9 mesi, e so bene che non è affatto facile stare appresso ai miei "scleri", alle tensioni che mi porto a casa. Una dedica particolare va al pubblico di Jerzu, ai dirigenti del club, che sono persone speciali, e per ultimo a tutti i miei giocatori: se lo meritano e sanno bene che, anche se non li menziono ad uno a uno, provo tanta stima e tanto affetto nei loro confronti».

In questo articolo
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2024/2025
Tags:
Prima Categoria
Girone A