«Non c'è stata la reazione che mi aspettavo»
Mister Sergi non cerca scuse: «Sconfitta giusta, la Gesturese ha giocato male»
Brutto passo falso per la Gesturese 2002 che domenica, nel match in trasferta sul difficile campo dell'Arborea, ha incassato la terza sconfitta stagionale.
Un ko che lascia qualche perplessità soprattutto per come è maturato: dopo aver subito l'1 a 0, la squadra guidata da mister Sergi non è stata in grado di reagire in maniera convincente e per tutto il secondo tempo è rimasta, inerme, in balia dei risultati.
Un piccolo passo indietro, quindi, rispetto alle buone prove fornite contro il Borore e la Folgore Mamoiada.
Per il tecnico, comunque, la squadra ha grossi margini di miglioramento in vista del futuro: ma le conferme, in questo senso, dovranno arrivare dal campo, ad incominciare dalla prossima sfida contro la Montalbo.
Mister Sergi, la sconfitta di domenica ha interrotto la striscia di due vittorie consecutive; che idea si è fatto della gara disputata dai suoi ragazzi?
«E' un risultato giusto perchè semplicemente abbiamo giocato male.
Abbiamo pagato l'assenza di due o tre elementi buoni che non ho potuto schierare; è andata così, una partita nata male e finita male, contrariamente a quanto successo nelle ultime due settimane, dove eravamo riusciti a vincere due match di fila; in questa ci aspettavamo qualcosina di più».
Tra i problemi maggiori evidenziati domenica, probabilmente c'è la scarsa determinazione con cui avete affrontato l'impegno; da questo punto di vista, nel primo tempo avete disputato una discreta prova, tenendo bene il campo; nella ripresa invece non è arrivata la reazione che ci si aspettava.
«Si, esatto, perdevamo uno a zero e non abbiamo avuto la reazione giusta per rimediare.
Il due a zero è arrivato in maniera casuale, se vogliamo, a causa di un errore nostro, mentre l'ultimo gol è arrivato al 95'.
Siamo rimasti in 10 ad un quarto d'ora dalla fine e questo ha contribuito a rendere sicuramente le cose più difficili».
Mi è sembrato di capire che non avete condiviso qualche decisione dell'arbitro che, probabilmente, ha cambiato la partita.
«Non ho avuto modo di chiarirmi con l'arbitro al termine della gara; mi doveva dare delle spiegazioni, regolamento alla mano, ma ho aspettato invano.
Il portiere dell'Arborea ha toccato la palla con le mani, fuori dall'area di rigore, e ha rimediato un semplice cartellino giallo.
L'arbitro ha visto il fallo e ha anche assegnato la punizione dal limite: certo che se avesse espulso il giocatore, come secondo me doveva fare, la partita sarebbe cambiata totalmente».
Già da domenica avete la possibilità di riscattarvi, nel match contro la Montalbo.
«Io mi auguro che la squadra possa riprendersi e ritornare ai livelli di quelle due giornate buone in cui sono arrivate le due vittorie; mi riferisco alle gare giocate in casa con il Borore e alla trasferta sul campo del Mamoiada.
Al momento stiamo pagando un po' troppo il fattore fuoriquota: purtroppo nella nostra zona ci sono pochi elementi con le qualità adatte per giocare in un campionato difficile come quello di Prima Categoria, visto che le società di Promozione fanno una vera e propria razzia.
Se siamo riusciti a vincere quelle due partite però significa che possiamo giocarcela un po' con tutti.
Sino a questo momento il girone mi sembra estremamente equilibrato: la Macomerese è venuta a vincere 2 a 0 a casa nostra e poi ha rimediato un sonoro 7 a 1 dall'Aritzo, che a sua volta ha perso 1 a 0 in casa contro la Lulese, che non mi è sembrata sicuramente una squadra trascendentale.
Noi abbiamo il problema di ambientarci al campionato di Prima Categoria, visto che veniamo da un campionato decisamente diverso come quello di Seconda, anche se lo abbiamo giocato ad altissimi livelli, arrivando secondi immediatamente a ridosso delle due prima e sfiorando peraltro la vittoria finale.
Questo girone in un certo senso ci sta torturando: partire da Gesturi e affrontare tutte le squadre del nord, come è successo alla Masullese l'anno scorso, è molto impegnativo.
Le altre squadre vengono una volta sola da noi; le nostre trasferte sono tutte difficili, se si escludono quelle di Arborea e Santa Giusta che risultano le più vicine.
Significa partire presto la mattina e subire i postumi del viaggio; in più bisogna aggiungere che i nostri giocatori non sono dei professionisti e a volte fanno fatica a gestirsi a livello fisico; soprattutto domenica, giocando alle 11, abbiamo sofferto probabilmente per la non perfetta condizione atletica di qualche elemento».
Cosa dovrà fare la sua squadra, secondo Lei, per guadagnare la salvezza?
«Io sinceramente penso che la mia squadra abbia tutte le carte in regola per poter fare bene e ottenere un piazzamento a metà classifica; molto dipenderà però dai giocatori che avremo a disposizione.
Una come Piredda, che mi segue ormai da 5 anni ed è sempre stato il capocannoniere delle squadre in cui ha militato, può essere un elemento molto importante in questo senso: due anni fa eravamo ad Arcidano ed era capocannoniere, lo scorso anno alla Gesturese idem; stesso discorso per quattro anni fa e cinque anni fa con la Masullese.
E' un attaccante da 25-30 gol a stagione; se lui gira bene è in grado di trascinare tutta la squadra.
Basti pensare che dei 4 gol che abbiamo segnato in questo momento, tre li ha fatti lui.
Un altra pedina fondamentale per noi è l'altro attaccante, Michele Noto, che per le caratteristiche che ha si combina benissimo con Alessandro.
Anche il centrocampo secondo me può ancora crescere molto, sempre che si riesca a risolvere quel piccolo problema con i fuoriquota di cui parlavamo prima».