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Simone Deliperi, allenatore, Badesi
«L'Alghero? Favorita ma siamo nati per dare fastidio a tutti»

Il Badesi ha cambiato passo, Deliperi: «Alle spalle il periodo delicato, più vinci e più ci prendi gusto, avanti così»

Il Badesi inizia il nuovo anno nel migliore dei modi. Il sontuoso 5-0 rifilato, tra le mura amiche, al Treselighes vale il quarto successo di fila e il quinto risultato utile consecutivo, coi gialloblù che agganciano il sesto posto in classifica, a quota 22 punti, subito a ridosso del gruppetto composto dalle quattro squadre che, con tutta probabilità, si contenderanno la vittoria finale sino all'ultimo secondo di gioco.

Per mister Simone Deliperi, chiusa la carriera da portiere con importanti esperienze in serie C2 con le maglie di Torres, Olbia, Vigor Lamezia e Campobasso (anche 1 presenza in C1 con l'Acireale), in serie D con Calangianus, Boys Caivanese e Nuorese, vincitore dei campionati di Eccellenza con Torres e Nuorese, è iniziata la nuova vita sportiva in si sta facendo rapidamente le ossa nel ruolo di allenatore. Ed il bilancio a metà campionato non può che essere positivo mentre per il girone di ritorno i galluresi sono intenzionati a togliersi molte altre soddisfazioni, a partire dalla sfida in programma nel prossimo turno, contro la corazzata Alghero.

 

«Nell'ultima gara abbiamo avuto un approccio ottimo — ammette Deliperi — una cosa che non si può mai dare per scontata perché, dopo la sosta per le festività e il conseguente periodo di inattività, ci sono sempre tante incognite da considerare. La mia paura era che i ragazzi non fossero al meglio della condizione, ma la squadra ha mostrato grande maturità e grande professionalità in questo senso». Il risultato finale è decisamente largo: «Più dei demeriti degli avversari ci tengo a sottolineare i meriti dei miei; siamo stati bravi a sfornare un'ottima prestazione, sotto tutti i punti di vista e in tutti i reparti; sul piano atletico ho avuto le risposte che mi aspettavo, sono contentissimo».

I gialloblù hanno cambiato decisamente marcia.
«Non è mai facile mettere in piedi una serie di risultati positivi, stiamo facendo un cammino importante ma non possiamo dimenticarci che questo gruppo ha incontrato diverse difficoltà nell'avvio della stagione, a causa di squalifiche e qualche infortunio, anche piuttosto serio. Le assenze si pagano, ma ci tengo a sottolineare il fatto che chi ha giocato ha sempre fatto bene; certo, avere gli uomini contati non aiuta e non permette di modificare l'assetto della squadra nel corso della gara».
Deliperi applaude i suoi.
«Di sicuro nessuno potrà dire che abbiamo rubato i punti, i risultati sono stati conquistati con grande fatica, con il sudore della nostra fronte. La cosa più importante al momento è quella di dimenticarci il passato e concentrarci soltanto sul futuro, a partire dalla prossima uscita. Dobbiamo guardare avanti, anche perché il girone di ritorno non sarà affatto facile».

 

A cominciare proprio dal big-match interno contro la capolista Alghero.
«Affrontiamo una delle squadre favorite per la vittoria finale, noi ci presentiamo con un biglietto da visita di tutto rispetto e sicuramente abbiamo molto meno da perdere rispetto a loro; una cosa che potrebbe fare la differenza, a dire la verità. La sconfitta che hanno rimediato a Siligo ha fatto scalpore, soprattutto per le proporzioni; non dico che sia stata una mazzata, ma potrebbe aver lasciato il segno e noi dobbiamo essere pronti ad approfittarne. Loro corrono per il primo posto, noi vogliamo dare fastidio a tutti. Per il resto queste partite si preparano da sole, i giocatori non hanno bisogno di certo dell'aiuto dell'allenatore per trovare gli stimoli giusti».
Il giovane tecnico dei gialloblù aggiunge. «Ho letto le dichiarazioni di Piras, di qualche settimana fa: le squadre che si giocheranno la vittoria finale sono proprio le quattro che occupano i primi posti della classifica, più il Ploaghe; noi stiamo facendo qualcosa di importante, anche perché per molti tra gli addetti ai lavori non avremmo dovuto nemmeno stare nei piani alti. Il nostro obiettivo è proprio quello di continuare a stupire tutti; vogliamo restare attaccati al gruppone di testa per più tempo possibile».

Il Badesi ha agganciato il sesto posto in classifica, scavalcando il Castelsardo.
«Non posso che essere soddisfatto; ho la possibilità di lavorare al meglio in un ambiente che conosco bene, dove ho chiuso la mia lunga avventura da portiere. Ho avuto la fortuna di giocare tra i professionisti per tanti anni e proprio per questo dico che le categorie non esistono: l'unica cosa che conta è il lavoro che fai durante la settimana, negli allenamenti, e l'atteggiamento con cui scendi in campo la domenica. Questo gruppo mi segue alla lettera, una cosa non scontata, considerando che pretendo molto, sia da me stesso che dai miei ragazzi; sono uno ambizioso, che ha sempre degli obiettivi da raggiungere». L'ex portiere aggiunge: «Per fortuna posso contare su uno staff tecnico molto valido, a partire da Alessandro Masotti, che è il nostro preparatore atletico; per il campionato di Prima sono dettagli che possono fare la differenza, otto occhi vedono meglio di due. La società ha fatto molti sacrifici per allestire l'organico, ma nonostante questo nessuno ci ha chiesto di vincere il campionato; cercheremo di salvarci con largo anticipo rispetto alla fine dei giochi, poi cercheremo di divertirci. Siamo stati costruiti per mettere i bastoni nelle ruote a chiunque, questo significa che possiamo dire la nostra a prescindere dal blasone dell'avversario, ma molto dipende da noi, da come riusciamo a impostare la partita. Possiamo contare su tante individualità importanti, ma non mi piace fare nomi per paura di dimenticarmi di qualcuno. L'unica cosa che posso dire è che più vinci e più ci prendi gusto, perciò vogliamo continuare su questa strada».

I margini di miglioramento, del resto, sono enormi, a partire dal rendimento della difesa, che ha incassato 21 gol sino a questo momento.
«È uno dei punti su cui dobbiamo lavorare con maggiore intensità, è il mio rammarico principale. Ci siamo lasciati alle spalle un periodo molto delicato, in cui sono venuti a mancare anche sei titolari contemporaneamente, un'emergenza che è andata avanti per diverse partite di seguito. L'inizio del campionato, di solito, è il momento in cui acquisisci le certezze, a livello di squadra; i problemi di formazione con cui ho dovuto spesso fare i conti, invece, ci hanno un po' penalizzati: non ho mai avuto a disposizione la coppia di centrali su cui puntavo, ad esempio, e ancora oggi non posso contare su Levacovich, invece Fiori sta lavorando con il resto del gruppo da pochissimo, In più sono dovuto correre ai ripari, facendo giocare Spano in un ruolo che non è proprio il suo, ma devo anche sottolineare il fatto che i ragazzi più giovani della rosa si stanno comportando davvero bene. Tutti questi problemi ci hanno portato a subire più gol del previsto, però la squadra ha sempre mostrato grandissimo carattere, riuscendo a ribaltare tantissime partite in cui, magari, siamo passati in svantaggio. Abbiamo fatto di necessità virtù, insomma, come si dice in questi casi».

Nelle ultime due uscite il Badesi non ha incassato neppure un gol, un dato sicuramente incoraggiante.
«Significa che con il recupero di alcune pedine importanti stiamo trovando i giusti equilibri, anche e soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva».
In attacco Serra sta facendo vedere ottime cose.
«Stefano è un giocatore che ha caratteristiche e qualità molto importanti; sto lavorando molto sulla sua testa, sono convinto che se riuscirà a completare quegli step che gli chiedo ogni settimana potrà fare un grosso salto in avanti per quanto riguarda le sue prestazioni; devo solo riuscire a ficcargli le cose giuste in testa, il difficile è proprio farti ascoltare dai tuoi giocatori. Sono convinto che in Prima non ci fa nulla e anche per la Promozione sarebbe sprecato: potrebbe giocare in Eccellenza a occhi chiusi, insomma. Non dobbiamo dimenticarci, però, che moltissimi giocatori devono fare i conti con il lavoro, quindi devi mettere in conto la stanchezza e le relative difficoltà».

Deliperi si è tuffato nel nuovo ruolo di allenatore con l'entusiasmo al massimo.
«Quando giocavo ho sempre avuto un bel caratterino e tanta personalità: non ho mai avuto paura di vivere lo spogliatoio e di gestire altre venti teste; ho avuto la possibilità di fare esperienze importanti, ad esempio come preparatore dei portieri nella Rappresentativa, o come secondo di Giorico alla Torres, tre anni fa, anche se poi quella stagione è stata condizionata dall'emergenza legata al Covid e c'è da dire, anche, che lo staff tecnico era piuttosto ridotto. Tutte queste esperienze fanno parte del mio bagaglio, me le porto dietro, così come ciascuno dei tantissimi allenatori che ho avuto avuto mi ha lasciato qualcosa. Al Badesi ho trovato dei dirigenti serissimi, che ti appoggiano in tutto e per tutto e non ti fanno mai mancare il supporto; di sicuro non è il classico club che fa il passo più lungo della gamba, come succede da altre parti; qui stiamo cercando di gettare le basi per un progetto che possa continuare nel tempo e che possa crescere. Al momento siamo una piccolissima realtà nel panorama calcistico isolano, ma ci stiamo già togliendo le nostre soddisfazioni. Io ho molto da imparare, me ne rendo conto, e proprio per questo dico che i miei collaboratori mi stanno dando una grossissima mano: in questi primi quattro mesi ho cambiato già tante cose nel mio modo di lavorare e sono convinto che succederà lo stesso anche in questa seconda parte di campionato. Le difficoltà comunque fanno parte del gioco, la carriera di un allenatore è legata ai risultati. La cosa più importante è restare convinti della bontà delle proprie idee. Questo nuovo ruolo mi piace parecchio, a prescindere dai dubbi con cui devi fare i conti ogni giorno. La cosa più delicata è coinvolgere tutti i ragazzi e renderli partecipi del progetto, compresi quelli che magari trovano meno spazio. Chi subentra a partita in corso gioca un ruolo fondamentale, al pari di chi parte dal primo minuto. Per fare un esempio, domenica gli attaccanti titolari non sono riusciti a trovare la via del gol, mentre un ragazzo che ha giocato negli ultimi 10' è andato a segno; significa che chi va in campo deve dare l'anima, sia che giochi per tutta la partita, sia che sia impegnato soltanto per un piccolo spezzone».

 

JedaDeliperi chiude con un invito.
«Questo fine settimana, come società, ospiteremo Jeda, il giocatore ex Cagliari, che viene principalmente per presentare il suo libro; abbiamo giocato assieme a Nuoro e fra di noi è nata una bellissima amicizia. Io sono torresino, lui tifoso del Cagliari, quindi ci divertivamo parecchio in questo senso (ride). Mi farà piacere rivederlo e spero che i nostri tifosi e tutte le persone interessate possano partecipare all'incontro».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2022/2023
Tags:
Prima Categoria
Girone E