Salta al contenuto principale
Prima Categoria
«Contro il Santu Predu trasferta delicatissima»

Il Porto Rotondo guarda tutti dall'alto, Marini: «Primo posto meritato, il difficile sarà rimanerci»

Grazie alla sesta vittoria stagionale, arrivata contro una vera e propria corazzata come la Corrasi di mister Caggiari, il Porto Rotondo conquista la vetta della classifica, a quota 18, e guarda tutti dall'alto: gli ostacoli affrontati dai ragazzi guidati da Simone Marini sono stati tutti di primissimo livello, ed è proprio per questo che i bianco celesti stanno rilanciando prepotentemente la loro candidatura per un posto in paradiso con vista sulla Promozione, confermando di avere tutte le carte in regola per disputare, da assoluti protagonisti, uno dei campionati più equilibrati, competitivi, entusiasmanti, degli ultimi anni.
Il calendario ora riserva una sfida affascinante quanto impegnativa: la trasferta contro il Santu Predu non sarà una passeggiata, anzi, i nuoresi sono la vera e propria rivelazione del torneo, come confermano i 12 punti ottenuti sino ad ora, niente male per una matricola.

«E' inutile illuderci – ammette il tecnico – sappiamo benissimo che non sarà facile, proprio come tutte le partite affrontate sino ad ora. Ci prepareremo al meglio e affronteremo l'impegno con grande umiltà, consapevoli che sul nostro cammino incontreremo una squadra aggressiva ed esperta, che cavalca le ali dell'entusiasmo».
In questo senso, il Porto Rotondo non è da meno. «I risultati sono incoraggianti, ma ci tengo a sottolineare che il merito è tutto del gruppo che ho l'onore di allenare; tanti giocatori di livello accettano serenamente le mie scelte e anzi sono i primi ad incoraggiare chi scende in campo».
Un rapporto solido, che con molti va avanti ormai da tre anni: «L'affiatamento che si è creato è l'arma in più, ciò che mi rende più fiero, ma a volte questo non basta: gli avversari sono agguerriti, ma non possiamo nasconderci, la rosa è di primissimo livello».
La vittoria contro la Corrasi, ultima in ordine cronologico, rappresenta uno dei punti più alti raggiunti dal Porto Rotondo. «E' stata dura, non è un caso che si trovino in quella posizione in classifica. Una partita equilibratissima, bravi noi a crederci sino alla fine e a non accontentarci del pareggio. Mi ha sorpreso la loro organizzazione, oltre alla cattiveria agonistica; se la giocheranno sino all'ultimo, son sicuro».
Il primo posto ora è diventato realtà: «Siamo contenti, è normale, ma il difficile sarà confermarsi. La concorrenza è tanta, a differenza degli ultimi anni: non ci saranno, credo, due squadre che riusciranno a fare il vuoto, e bisognerà stare particolarmente attenti alle compagini di metà classifica, vere e proprie mine vaganti in grado di mettere i bastoni tra le ruote a chiunque».

 

La capolista ha sin qui superato brillantemente tutti gli ostacoli: «Significa che possiamo dire la nostra. L'avvio non è stato sicuramente morbido, considerando che abbiamo incontrato, dati alla mano, tutte le più quotate, anche se la maggior parte tra le mura amiche. Al ritorno i ruoli si capovolgeranno, dovremo essere particolarmente bravi, perchè in palio ci saranno punti ancora più pesanti. Sino a questo momento comunque nessuno ci ha regalato niente».
L'unico passo falso è quello rimediato in casa dell'Ollolai: «Li abbiamo incontrati probabilmente nel loro momento migliore; una partita un po' strana a dire il vero: nel primo tempo ci siamo comportati piuttosto bene, nella ripresa invece, dopo aver incassato il gol, non siamo stati in grado di reagire, cercando troppo freneticamente la via per la rete. Loro hanno giocato una gara perfetta: trovato il vantaggio, si sono chiusi benissimo. Il risultato in sostanza è giusto: ci serve da lezione, non possiamo sottovalutare nessun avversario, e mai lo faremo. E' un torneo particolare, in cui si può perdere davvero con chiunque».
Dopo sette giornate, i valori in campo sono ben delineati. «Il Tavolara è sicuramente la squadra più attrezzata, ma non possiamo dimenticarci di Posada e Luogosanto. Che dire poi del Buddusò, una fuori serie di livello superiore. La Corrasi vista domenica poi mi ha fatto un'ottima impressione: ci hanno messo alle corde».
Per spuntarla, sarà necessario migliorare nei punti più deboli; Marini ha le idee chiare: «Subiamo troppi gol, uno a partita, anche se la difesa è rimasta in sostanza quella dell'anno scorso, in cui eravamo praticamente invulnerabili. Paghiamo a caro prezzo le disattenzioni, come successo nell'ultima uscita, ma le colpe non ricadono mai su un unico reparto: è un discorso che riguarda il collettivo, una questione di approccio, di concentrazione, di atteggiamento in generale. Segniamo tanto, è vero, ma ora si tratta di trovare i giusti equilibri, per non lasciare il reparto arretrato esposto ai contrattacchi degli avversari».

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
7 Andata
8 Andata
Girone D