«Ogni domenica scendiamo in campo per dare il massimo: questa è la mia mentalità»
Il Villamassargia guarda tutti dall'alto, Murru: «Possiamo toglierci tante soddisfazioni ma non corriamo per il titolo; qui ho trovato l'ambiente giusto per lavorare al meglio»
Il Villamassargia schizza in vetta alla classifica, grazie alla terza vittoria di fila ottenuta in un avvio di stagione a dir poco sorprendente: nell'ultima uscita i ragazzi allenati da Giampaolo Murru hanno avuto la meglio contro il Villanovafranca, in una sfida dalle mille insidie, superata nel migliore dei modi, con una prestazione attenta e di grande qualità. Il tecnico si gode l'ottimo momento attraversato dalla sua squadra ma preferisce mantenere un profilo basso, consapevole delle tante difficoltà di un torneo in cui ci sono almeno altre cinque compagini decisamente attrezzate per la vittoria finale. I rosso-blù però hanno tutta l'intenzione di vivere questo sogno ad occhi aperti per più tempo possibile.
«Domenica è andata decisamente bene – ammette Murru – sono felice perché siamo riusciti a portare a casa il bottino pieno. Era importante non sbagliare, in una trasferta delicatissima, ma fortunatamente le cose sono andate nel verso giusto».
La terza vittoria di fila racconta di una squadra che sta viaggiando fortissimo, soprattutto per quanto riguarda la continuità. «Possiamo toglierci diverse soddisfazioni e i risultati confermano questa sensazione. Del resto, ho accettato la sfida proposta dai dirigenti del Villamassargia proprio perché ritengo che qui ci siano tutti i presupposti per lavorare al meglio; è l'ambiente giusto per crescere e sperimentare, i miei obbiettivi sono identici a quelli del club, trovare l'accordo è stata una conseguenza naturale».
Il tecnico fa il punto della situazione dopo 360' di gioco. «Il torneo è molto equilibrato, di sicuro ci sono squadre più accreditate di noi per la vittoria finale: penso alla Villacidrese e alla Monteponi, che hanno una grossa storia alle spalle, al Samassi, al Barumini, al Sarroch; i loro intenti sono chiarissimi, hanno dichiarato di voler puntare al primo posto e faranno di tutto in questo senso. Dal canto nostro, cercheremo di disputare un buon campionato, ma non abbiamo nessun obbiettivo particolare da raggiungere».
Intanto però, il primo posto in classifica, a quota dieci, è una bellissima realtà. «E' normale che si scenda in campo per fare il massimo: è la mentalità che sto cercando di trasmettere ai miei ragazzi, la ricetta è semplice; voglio che si dia tutto, a prescindere dall'avversario».
Contro la Villacidrese, all'esordio, è arrivato l'unico pareggio, almeno sino ad ora. «Un risultato che forse ci sta stretto per quanto fatto vedere in campo: abbiamo pagato un pizzico di tensione di troppo, soprattutto nella prima frazione, ma ci può stare. Nella ripresa invece si siamo espressi decisamente meglio. Peccato non essere riusciti a prendere i tre punti, ma ci siamo trovati davanti una signora squadra».
Nelle prossime tre sfide il Villamassargia è atteso dagli scontri in casa contro Cortoghiana e Libertas e dalla trasferta con il Pula. «Sarà fondamentale continuare con il percorso che abbiamo intrapreso, penso che possiamo crescere ancora molto, e i margini di miglioramento si vedranno di partita in partita. Nelle gare interne, poi, cercheremo di non concedere nulla agli avversari, in termini di punti».
Il tecnico è alle prese con alcuni problemi di formazione. «Stiamo facendo i conti con qualche assenza, anche domenica mi mancavano sei giocatori ma fortunatamente chi è sceso in campo non ha deluso le aspettative; per questo il risultato è ancora più positivo. Per il resto sono contento e soddisfattissimo di questo gruppo: è vero che il lavoro paga, ma puoi lavorare ad alti livelli solo se hai persone, prima che giocatori, che hanno voglia di mettersi in gioco, ascoltare e superare i propri limiti».
Tra gli aspetti più positivi, spicca il rendimento del reparto arretrato, che ha incassato soltanto due gol. «Io cerco di curare tutti gli aspetti dal punto di vista tattico: il calcio è un gioco collettivo, proprio per questo dico che i meriti vanno estesi a tutti. Attacchiamo e ci difendiamo in undici uomini, penso sia questo il nostro segreto».
Murru carica i suoi: la rotta è già tracciata. «Non dobbiamo fare altro che continuare a lavorare come abbiamo fatto sino ad ora, siamo solo all'inizio, il viaggio è ancora lungo e si può sempre fare meglio».