Intervista al bomber della capolista Sant'Antioco
Mileddu non si nasconde: «Possiamo vincere il campionato»
Un silenzio assordante nelle prime tre giornate di campionato, poi un gol domenica scorsa al Cortoghiana e una tripletta al Portoscuso due giorni fa. Michele Mileddu si riprende il suo Sant’Antioco, capolista incontrastata del girone B di Prima categoria con cinque vittorie in cinque gare. Il bomber, classe 1975, è tornato a segnare con la solita prepotenza e precisione che l’ha contraddistinto in tanti anni di carriera, ed ora è pronto a trascinare la squadra del suo paese in Promozione.
Due domeniche fa ti sei sbloccato firmando il gol del 2-0 a Cortoghiana e poi subito altri tre gol nel 4-2 al Portoscuso. Ti ha pesato l’astinenza delle prime tre giornate?
Per nulla, io ero molto tranquillo. Pesava forse a chi ancora non mi conosce bene...
Dove vuole arrivare questo Sant'Antioco?
Inutile nasconderci, aspiriamo alla vittoria del campionato
Quanti meriti ha in questo exploit il tecnico Andrea Marongiu?
Il mister è un ragazzo molto preparato e innovativo e sopratutto cura molto il gruppo
Avete tre punti di vantaggio sull'Orrolese e il Gonnesa è dietro dopo aver perso a tavolino la partita col Mandas: si può già parlare di una fuga?
Niente fuga, è ancora troppo presto. Siamo appena agli inizi e ci sono ancora un sacco di scontri diretti a partire da domenica prossima a Mandas
Primi a punteggio pieno e con la porta di Simbula violata solo domenica scorsa dopo 389’ di imbattibilità. Per vincere bisogna avere anche una grande difesa
Certamente siamo forti in difesa ma non solo. Soprattutto siamo una squadra unita e ben amalgamata in tutti i reparti
Cosa ti ha spinto, dopo 5 anni, a tornare a Sant'Antioco?
Un insieme di cose, tra cui il lavoro e i miei figli. Con loro posso passare più tempo portandomeli agli allenamenti. E non ultimo perché ho capito che la società aveva finalmente un buon progetto da portare avanti
Hai giocato in tante squadre: Arbus, Selargius, Decimomannu, Carbonia, Pula, e Carloforte, ma soprattutto nel Tempio in C2 quando avevi 22 anni. Cosa ti è mancato per continuare a fare il professionista?
Forse ero troppo giovane. Sicuramente in quel periodo, se avessi avuto la consapevolezza e il carattere che ho ora, magari avrei fatto scelte diverse. Ma non mi pento di nulla sono veramente contento della carriera che ho fatto fino ora
Nel vostro girone c’è anche un altro grande bomber come Giampaolo Murru che, a 40 anni, segna ancora con la maglia dell'Iglesias. Tu ne hai 35, la confidenza col gol non si perde mai?
Giampaolo lo conosco bene, oltre a Carloforte abbiamo giocato assieme ad Arbus in Eccellenza. Fino a quando uno scende in campo, come facciamo io e lui, con tanta passione e amore per questo sport, il gol prima o poi arriva
Murru vince la classifica cannonieri e Mileddu il campionato: firmeresti adesso?
No, perché tanto vinco tutto io! Ovviamente scherzo, certo che firmerei subito. Comunque auguro a Murru e a tutti gli avversari un buon campionato. F.S.